Roma, droga, il record nel Lazio: dal Tufello a Primavalle le nuove piazze di spaccio

Droga, il record nel Lazio: dal Tufello a Primavalle le nuove piazze di spaccio

di Alessia Marani
Sessanta milioni di euro all’anno, è la portata dell’economia parallela illegale, secondo una stima della Dda, che a Roma si fonda sull’impero della droga e si basa sul sistema delle piazze di spaccio brevettato dalla Camorra a Secondigliano e Scampia. E non è un caso che nel 2018, la Direzione centrale dei servizi antidroga della Polizia di Stato abbia registrato nel Lazio il sequestro del 16,69% di tutta la cocaina scovata a livello nazionale, con un incremento rispetto al 2017 addirittura del 66,76%, quando a livello nazionale, complessivamente, si è avuto un decremento dell’11,7%. La parte del leone la fa naturalmente la Capitale con 571,89 chili di coca sequestrati su 605,4 nell’intera regione. Dei 60 milioni di euro, la sola piazza di San Basilio, si prende la fetta più cospicua, aggiudicandosi un giro d’affari sui 20 milioni. Cedendone, però, un pezzetto “pro quota” anche agli amici-nemici di Tor Bella Monaca, altra enclave del narcotraffico. Questo in base a una pax mafiosa tra i grossisti della droga che, però, a Roma sembra essere saltata come dimostrerebbero gli agguati a suon di piombo a Primavalle (ferimento di Leandro Bennato), in via Flavio Stilicone sulla Tuscolana (spari a due pregiudicati) e il non lontano omicidio di Fabrizio Piscitelli, alias Diabolik. Ma conquistano sempre più spazio nuove piazze: quella del Tufello-Val Melaina, quella di Centocelle-Quarticciolo e quella di Primavalle. 

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In totale, nel Lazio i sequestri per droga sono aumentati del 13,52%, passando dagli 8.618,90 kg nel 2017 ai 9.784,16 del 2018. Nel resto dell’Italia, invece, la crescita nel complesso si è fermata al 4,53%. Solo il Veneto ha conosciuto un boom maggiore. 
 
Dopo il picco del 2015, poi, quando ne vennero sequestrati 124,56 chili, torna ad aumentare anche la richiesta dell’eroina, i cui sequestri da parte di carabinieri, finanza e polizia, sono aumentati di oltre un terzo rispetto all’anno scorso: più 33,2%, 86,78 chili. «Nella Capitale - diceva la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese al termine del comitato provinciale straordinario sulla sicurezza e l’ordine pubblico di venerdì - si è registrato un aumento dell’85% dei reati connessi alla droga e alla droga sono legati gli ultimi episodi di cronaca più cruenti». Uno scenario allarmante che trova conferma nelle 4.317 operazioni antidroga effettuate dalle forze dell’ordine nella regione nel corso del 2018, di cui ben 3.698 a Roma, e che, nell’insieme, rappresentano il 16,87% delle indagini portate a termine su tutto il territorio nazionale. Mentre sono state denunciate all’autorità giudiziaria per reati sugli stupefacenti 5.952 persone, delle quali 4.584 in stato di arresto, con un aumento del 7,85 per cento rispetto all’anno precedente, corrispondenti al 16,66% del totale nazionale. Cresce significativamente anche il numero degli stranieri coinvolti nel narcotraffico, con un più 18,45%. Le nazionalità prevalenti sono quelle albanese, nigeriana, gambiana, marocchina e romena. 
Ultimo aggiornamento: Domenica 17 Novembre 2019, 10:40
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