De Vito, le cene con la dirigente per il business degli ex Mercati

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di Valentina Errante
Le cene organizzate ad hoc, gli aperitivi, i caffè. L'approvazione del progetto dei Mercati generali, pensato per essere una grande piazza e trasformato a forza di varianti in un centro commerciale, passava anche per i salotti. Gabriella Raggi, capo segreteria dell'assessore all'Urbanistica Luca Monutori, indagata per corruzione e considerata dai pm il punto di riferimento in assessorato del presidente del consiglio comunale Marcello De Vito e dell'avvocato Camillo Mezzacapo, ha raccontato a verbale il ruolo centrale di quelle occasioni conviviali. Davanti ai pm, a poche ore dagli arresti, la Raggi ha provato a giustificare gli appuntamenti e i contatti con chi avrebbe intascato tangenti per spingere i progetti impantanati in Comune.

«Sia Gianluca Bardelli (influencer Cinquestelle ai domiciliari ndr) che De Vito mi hanno chiesto informazioni sullo stato del progetto relativo agli ex Mercati Generali di via Ostiense. Non ricordo se De Vito mi abbia chiesto tali informazioni in una sola o in più occasioni, mentre sono sicura che Bardelli a posto tali domande più volte». Ieri, intanto il gip, come richiesto dai pm, ha disposto l'interdizione per sei mesi dai ruoli gestionali delle aziende di Claudio e Pierluigi Toti, titolari del progetto degli ex Mercati, indagati per corruzione, per presunte mazzette a De Vito e Mezzacapo. «Come capo staff il mio ruolo è dì collante tra la linea gestionale (dirigenti e responsabili), il ruolo politico (assessore e esponenti della maggioranza consiliare) e i privati interessati», così ha spiegato telefonate e incontri con gli arrestati e gli imprenditori, i fratelli Toti e Giuseppe Statuto, che si sarebbe servito di Mazzacapo e De Vito per promuovere il suo progetto di un hotel nella vecchia stazione Trastevere.

IL RUOLO
Una cena per conoscere De Vito e Gianluca Bardelli, «esponente del Movimento Cinquestelle» che «lavora con e per De Vito», e un'altra per incontrare Mezzacapo. Così la Raggi dice a verbale il 20 marzo: «Ho conosciuto Bardelli e De Vito in occasione di una cena a casa di Elio Casalino, mio cognato, credo nell'autunno del 2017, dunque quasi certamente dopo l'approvazione della delibera. Effettivamente credo che la cena sia stata organizzata proprio per permettere a De Vito e Bardelli dì entrare in rapporti con me». La presentazione con Mezzacapo avviene all'inizio del 2018. «Ho conosciuto Mezzacapo ad una cena da Bardelli alla quale era presente anche l'ex dirigente della direzione edilizia del nostro dipartimento, Patrizia Di Nola e, se non erro, De Vito e Enzo Sgandurra, presidente dell'autorità per il controllo dei servizi fomiti dal Comune di Roma», dice la Raggi. Poi gli aperitivi e i caffè con Bardelli: «Mi aveva detto che era interessato al1o stato del progetto dei Mercati Generali e periodicamente mi ha rivolto richieste di informazioni in merito allo sviluppo dell'iter».

APPROVAZIONE IN GIUNTA
La Raggi non sa spiegare l'iter che ha portato il progetto Mercati generali direttamente in giunta, senza passare dal Consiglio, ma ritiene sia stata una scelta della maggioranza: «Posso affermare con certezza - dice - che se la delibera di approvazione del progetto dei Mercati generali è stata presentata in Giunta, tanto è stato preceduto da un confronto con esito positivo con la maggioranza del Consiglio. Non può accadere che l'assessore porti all'approvazione della Giunta un progetto senza la preventiva condivisione dello stesso con la maggioranza consiliare, si realizzerebbe altrimenti uno strappo istituzionale non sanabile».

«Il progetto della Stazione Trastevere - dice la Raggi - è un piano casa, ossia una procedura derogatoria. Bardelli, che io conoscevo quale referente di De Vito, mi ha chiesto di ricevere per questa vicenda Mezzacapo, cosa che io ho fatto». Ci sarà anche un incontro con Statuto. «Nell'autunno del 2018 - continua il verbale - ho ricevuto una email dallo staff del sindaco con la quale mi si chiedeva informazioni sull'iter di questo permesso di costruire. Non ricordo il contenuto della mia risposta». Ma la Raggi dice anche di avere bloccato il progetto: «Sono stata informata che il progetto conteggiava quali superfici utili le tettoie e perciò ho dato indicazioni di bloccarlo».
 
Ultimo aggiornamento: Sabato 6 Aprile 2019, 08:28
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