Covid Roma, effetto vacanze: record di test fai da te. «E i positivi vanno in giro»

Nelle farmacie romane boom di tamponi casalinghi: si vendono più di quelli “ufficiali”

Covid, effetto vacanze: record di test fai da te. «E i positivi vanno in giro»

di Fabio Rossi

La curva della vendita dei test casalinghi per il Covid è in rapida ascesa da giugno. Da quando, per capirci, si è capito che la variante Omicron 5 avrebbe avuto inevitabilmente un impatto rilevante anche sulle ferie estive dei romani. Ma ora, secondo le stime, è arrivato il sorpasso: nel Lazio si viaggia sui 250 mila tamponi fai-da-te venduti alla settimana, ossia più dei test antigenici ufficiali, quelli che vengono eseguiti in gran parte nelle farmacie. Una tendenza che si spiega in buona parte con la voglia di testarsi perché venuti a contatto con dei positivi, ma secondo gli esperti è probabile che una fetta importante di chi si scopre positivo, soprattutto in prossimità della partenza per le vacanze, non ricorra poi al tampone ufficiale per certificare la sua positività e dunque trovarsi obbligato a rispettare l’isolamento domiciliare.

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IL PERICOLO
Con il rischio concreto di avere tanti positivi in giro. Secondo gli ultimi report dell’Istituto superiore di sanità, infatti «è verosimile che ci sia stato anche un aumento della quota di persone che hanno avuto un’infezione non notificata ai sistemi di sorveglianza per motivi legati sia alla mancata diagnosi che alla autodiagnosi». Insomma, oltre agli asintomatici inconsapevoli, l’estate porta in dote anche positivi “non ufficiali”, per test casalinghi non comunicati o comunque eseguiti male. Secondo tutti gli osservatori i contagi reali sarebbero almeno il doppio, se non addirittura il triplo, di quelli registrati. I tanti tamponi fai-da-te «vanno ad alterare in maniera anche significativa le indagini dirette sull’andamento dell’epidemia - avverte Alfredo Procaccini, vicepresidente di Federfarma, l’associazione delle farmacie - Per fare un tampone bisogna averne le capacità professionali: il tampone fai-da-te fatto in casa ha un valore relativo». Insomma, secondo Procaccini, il test casalingo «può essere un preludio a un tampone di conferma» per chi è in isolamento e sta aspettando di tornare negativo, ma non è da considerare affidabile per la diagnosi. «Non essendo stato fatto con modalità accettabili, ha un risultato da prendere con le pinze», sottolinea il vicepresidente di Federfarma. Sul fronte delle norme sugli isolamenti, «è giusto che il ministero della Salute riveda le linee guida, ma sempre nell’ottica della prudenza», spiega Procaccini.

 


IL BOLLETTINO
Ieri nel Lazio, su 41.347 tamponi totali tra molecolari e antigenici, si sono registrati 6.892 nuovi casi positivi con 10 decessi, secondo il report giornaliero della Regione. I ricoverati per Covid, sono 1.121 (5 in meno del giorno precedente), 74 i pazienti in terapia intensiva (uno un meno rispetto a lunedì) e 8.693 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 16,6 per cento. I casi a Roma città sono a quota 3.032. Sul fronte dei vaccini è stata superata quota 13 milioni e 550 mila iniezioni complessive.
 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Luglio 2022, 09:29
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