Covid Roma, focolaio peruviani nato a Torpignattara
LA MOLTIPLICAZIONE
I contagi risalgono a fine agosto e si sono moltiplicati nei luoghi di incontro: parchi ma soprattutto feste nei locali, in particolare due bar nel Municipio V. Si tratta del Kokus Bar a Torpignattara in via Casilina e di un bar gelateria brasiliano (il bar ancora chiuso fino al 18/09), a Tor de Schiavi.
Contagio iniziato il 26 agosto
Cosa è successo? A fine agosto (il 26) una parrucchiera peruviana ha organizzato la sua festa di compleanno all'Energia do Brasil che è diventata una festa allargata: da trenta invitati massimo che c'erano all'inizio, alla fine alla festa sono risultati molti più partecipanti. Chi sta ricostruendo il focolaio racconta che ogni invitato ha portato circa tre persone e c'erano anche musicisti.
Nei giorni successivi, diversi partecipanti sono andati al Kokus bar e poi in un altro locale latinoamericano a Ostia. Ma soprattutto hanno continuato a fare pranzi e cene allargate. Perciò, facendo i tamponi spuntano sempre più casi (solo ieri 30 peruviani positivi). E da tre giorni chat e social sono bollenti con un passaparola continuo in uno spagnolo misto a italiano: «Tampone covid 19 gratuito a largo Preneste dal lunes alla domenica solo con tesera sanitaria e stp». Tradotto: connazionali peruviani andate a fare il tampone subito. «È molto importante infatti che chiunque abbia frequentato quelle feste, o sia stato in contatto con chi vi ha preso parte, esegua il tampone», ripetono le autorità sanitarie.
Il Kokus bar ha chiuso il 5 settembre: è sotto sequestro. Il locale comprende bar, bancone e una saletta nel retro, al chiuso, adibita a discoteca con tavolini, luci e postazione deejay. La polizia, che lo aveva chiuso già a febbraio perché ritrovo di pregiudicati, ha infatti riscontrato l'assenza di licenze.
Il panico nella comunità latina corre veloce: parrucchieri, ristoranti e altri commercianti hanno chiuso temporaneamente le attività e avviato le sanificazioni. Il drive in a Largo Preneste nella Casa della Salute Santa Caterina della Rosa è stato preso d'assalto. La comunità latinoamericana si è mossa presto, «per fortuna», sottolineano dalla Asl. Da ieri il drive-in in via degli Eucalipti non è più in funzione ma è una decisione che potrebbe anche essere rivista se il focolaio si ingrandirà. In più è stato aperto un altro drive-in operativo da ieri al Centro Carni in viale Palmiro Togliatti dalle ore 9 alle 19.
TAMPONI
Ieri su quasi 12 mila tamponi nel Lazio si sono registrati 148 casi, di questi 98 sono a Roma e un decesso. «Aumentano i tamponi e diminuiscono i casi», riferisce l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato che ha dato mandato alla Asl Roma 2 di avviare l'indagine epidemiologica sulla comunità peruviana. La stessa Asl ha anche organizzato all'ospedale Pertini un drive in apposito per i malati oncologici che per motivi di fragilità hanno bisogno di uno spazio esclusivo. Le Acli invece hanno organizzato nella Capitale e in provincia più di 100 punti di ascolto, tra circoli, nuclei e sportelli e un numero unico di orientamento, lo 06-57087051, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 che offrirà diversi servizi come l'esigibilità dei diritti con specifica attenzione ai congedi parentali, permessi e Legge 104, ma anche assistenza psicologica per sostenere le famiglie e affrontare il rientro a scuola.
Ultimo aggiornamento: Sabato 12 Settembre 2020, 14:19
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