Covid Lazio, allarme per le varianti. I pediatri: «10 casi sospetti»

Covid, allarme per le varianti. I pediatri: «10 casi sospetti»

di Lorenzo De Cicco

Tredici casi di variante confermati nel Lazio. Tre contagiati sono bambini. Dopo il cluster nella scuola elementare del Villaggio Prenestino, raccontato ieri dal Messaggero, i pediatri romani sono in allerta. Temono che il Covid mutato si propaghi molto più rapidamente tra i banchi di scuola, dove soprattutto quando si tratta di alunni molto piccoli, è complicato far rispettare le regole, dalla distanza alle mascherine. L’Istituto superiore di sanità lo ha appena confermato: «In termini di trasmissibilità, la variante “inglese” manifesta un aumento per tutte le fasce di età, compresi i bambini». La Fimp di Roma (federazione italiana medici pediatri) solo negli ultimi giorni ha segnalato 10 casi sospetti di variante inglese all’istituto Spallanzani. «L’allerta è alta - racconta la segretaria dei pediatri romani, Teresa Rongai - in caso di positività al tampone, conduciamo un’indagine epidemiologica molto più approfondita». Grazie a questo lavoro di analisi, i pediatri hanno deciso di spedire allo Spallanzani i campioni dei test realizzati su 10 bambini. Durante l’indagine sanitaria «erano emersi link epidemiologici con l’Abruzzo e l’Umbria». Due tra le regioni italiane più colpite dalle mutazioni del coronavirus.

Covid Lazio, bollettino 11 febbraio: 1.261 positivi (+234) e 31 morti (-20). A Roma 618 contagi

Secondo i risultati preliminari dello studio voluto dall’Iss, la metà dei contagi accertati tra giovedì e venerdì della settimana scorsa nelle province di Pescara e Chieti è riconducibile a una variante. «Anche se i confini delle regioni sono chiusi dal dpcm - riprende la segretaria della federazione dei pediatri - alcuni spostamenti per urgenza o necessità sono comunque consentiti. E le 10 segnalazioni che abbiamo sin qui raccolto e analizzato, emerse in contesti diversi, dimostravano un legame con questi territori».

L’Asl Roma 3 è pronta a segnalare altri 4 casi di variante. La Roma 4 ne aveva segnalati 2 la settimana scorsa, ma dopo i controlli in laboratorio la mutazione è stata esclusa: era la forma di Covid già presente nel nostro Paese. 

VIRUS PIÙ CONTAGIOSO
Tutti i distretti sanitari della città sono stati allertati dal Ministero della Salute, con una circolare del 31 gennaio. «Nel Regno Unito - si legge nel documento scritto dalla Direzione generale della Prevenzione sanitaria - la variante VOC 202012/01 ha dimostrato di avere una maggiore trasmissibilità rispetto alle varianti circolanti in precedenza». Dunque è molto più contagiosa. Non solo: «Studi preliminari - annota il Ministero - suggeriscono una maggiore gravità della malattia, tuttavia per confermare questo dato sono necessarie ulteriori analisi». È un aspetto su cui si stanno concentrando gli studiosi britannici. A Roma, l’istituto Spallanzani, leader nella ricerca e nella lotta alle malattie infettive, ha deciso di costituire una task force di esperti: si dedicherà h24 alle varianti, analizzando i campioni dei casi sospetti. Finora nella Capitale è stato rintracciato solo il ceppo inglese, ma nel laboratorio di virologia sulla Portuense si continuano a cercare anche le altre, insidiose mutazioni: la sudafricana e la brasiliana. A breve sarà acquistato un nuovo, più potente «sequenzimetro» che metterà il turbo alle ricerche.

Mentre nel Lazio aumentano i casi con 1.261 nuovi positivi (+234) e l’indice Rt sale (ma resta sotto 1), preoccupano le infezioni nei minori. Dalle scuole del Casilino a quelle di Monteverde vecchio, le squadre mobili delle Asl stanno già intervenendo. Ieri i sanitari erano all’istituto comprensivo largo Oriani. La Fimp in collaborazione con alcuni esperti dell’Umberto I e del Gemelli sta conducendo uno studio sui piccoli malati «long Covid». Bimbi «che a distanza di 5 o 6 mesi dall’infezione ancora presentano reliquati nei polmoni. Facciamo le ecografie e notiamo notevoli bande. Insomma, dopo tante settimane - conclude Rongai - l’organo non è tornato come prima. E vogliamo capire perché».
 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 12 Febbraio 2021, 10:51
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