Coronavirus Roma, stretta su seconde case e movida: controlli con i droni e posti di blocco a imbuto

Stretta su seconde case e movida: controlli con i droni e posti di blocco a imbuto

di Alessia Marani
Ieri sera dopo due mesi sono ripresi i controlli anti movida selvaggia. I caschi bianchi della Polizia locale, ma anche i carabinieri, specie della compagnia Centro e di piazza Dante, insieme con la polizia, sono tornati a presidiare alcune delle principali piazze e luoghi di ritrovo della città, da piazza Trilussa a piazza Bologna, dal lungotevere a piazza Madonna dei Monti. Motivo? Evitare gli assembramenti di chi, al termine di otto settimane di quarantena forzata, ha interpretato l’avvio della Fase 2 come un “tana libera tutti” e freme per rivedersi non solo con i congiunti ma, soprattutto, con gli amici. E magari farsi anche una bevuta in compagnia. Il tutto in violazione delle norme contro la diffusione del contagio dal coronavirus. Stasera saranno ripetuti. 
 
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Lo spiegamento di forze messe in campo ieri sera è solo il preludio ai controlli massicci che oggi e domani, invece, saranno predisposti specialmente sulle strade in direzione delle località di mare, dei laghi e dei Castelli Romani. Sorvegliati speciali anche i parchi e le ville cittadine, guardate dall’alto dall’elicottero e dai droni. La tentazione di raggiungere le spiagge e il lungomare sul litorale, da Civitavecchia ad Anzio, passando per Ostia e Fregene, sarà davvero grande con il bel tempo e la temperatura mite. Già ieri mattina cinque persone sono state sorprese sull’arenile di Ostia e sanzionate. Vanno scongiurate scene come quelle sui Navigli a Milano. Stavano prendendo il sole vicino alla battigia, nonostante il Campidoglio abbia disposto la chiusura delle spiagge fino al 17 maggio. Ciascuno di loro dovrà pagare una multa da 400 euro. 
 
Prefettura e Questura temono la grande fuga dalla città. Molti potrebbero approfittarne per riaprire le seconde case dove, comunque, stando al decreto anti-Covid, non si può soggiornare: è consentito solo andare per motivi di manutenzione urgente per poi fare rientro al proprio domicilio nella stessa giornata. Per questo la Municipale replicherà su alcune grandi arterie in uscita da Roma i posti di blocco “a imbuto” già visti nella Fase 1 del lockdown, quelli che prevedono di fermare tutti i veicoli di passaggio sulla strada in quel momento. Tra oggi e domani saranno operativi per i controlli circa 2300 vigili di Roma Capitale, solo ieri mattina le verifiche sono state circa cinquemila, poche le sanzioni. Intanto, alcuni sindaci del litorale hanno dato mandato alle polizie locali di verificare casa per casa l’arrivo dei vacanzieri. E stanno predisponendo regole ferree in previsione dell’estate. 
 
Chi è intenzionato a mettere piede nella seconda casa di Ardea (e, quindi, anche Tor San Lorenzo), per esempio, dovrà darne adeguata comunicazione almeno 24 ore prima al Comune e, una volta arrivato, non dovrà uscire di casa per 14 giorni e fare, insomma, una nuova quarantena. Non sarà ammesso andare e tornare nello stesso week-end. Ieri sera, i carabinieri erano già appostati sull’Aurelia all’altezza di Campo di Mare e del castello di Santa Severa. Pattuglie oggi veglieranno anche sulla via Appia e la via dei Laghi verso Castelgandolfo e i Castelli, sulla Braccianese, sulla Salaria e la Cassia. Sono stati rafforzati anche i controlli alle stazioni anche da parte della Polfer e della Stradale sul Gra e ai caselli autostradali per verificare gli spostamenti (vietati salvo per motivi urgenti e di lavoro) tra regione e regione. 
Ultimo aggiornamento: Sabato 9 Maggio 2020, 09:36
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