Roma, Liti in famiglia e in condominio: boom di chiamate al 112
di Alessia Marani
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Ci sono anche padri troppo severi, a volte a ragione - come nel caso di quel genitore, un pensionato 63enne di Pomezia, che ha tentato in tutti i modi di convincere il figlio tossicodipendente in crisi di astinenza, a desistere dall’uscire di casa per cercare la droga e che alla fine, spintonato e aggredito, ha chiamato per disperazione i carabinieri- e a volte a torto.
È successo persino che a comporre il 112 siano stati due fratelli, due giovanotti ormai più che maggiorenni: «Nostro padre non ci fa uscire, nemmeno per fare la spesa. Ci tratta come dei bambini». E anche in questo casa, armati di pazienza, gli agenti hanno parlato con il genitore e lo hanno convinto che nei suoi ragazzi poteva avere fiducia. Sebbene lui ritenesse che «sono ancora piccoli, sbadati, non stanno attenti a quel che toccano e ci portano a casa il virus, penso io a loro».
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Ha fatto il giro del web il video girato su un balcone della Capitale in cui si vede una donna affacciata che suona il flauto mentre per il quartiere tutti cantano. A un certo punto sbuca fuori un uomo che comincia a colpirla con una tanica, le fa cadere in terra lo strumento musicale, lei si ribella e lui le si scaglia contro, le rifila pure un cazzotto sul volto. A quel punto esce fuori un uomo più giovane che lo ferma. Ecco, questo è il clima che si respira in molte case. Giovedì, a Focene, gli agenti sono stati richiamati in strada da una ragazza che li avvisava che la nonna si era barricata in una stanza perché il figlio, coltello alla mano, voleva soldi e rivendicava l’immobile per se. L’anziana ha riportato delle escoriazioni, l’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, tentata estorsione, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Sempre giovedì nel giro di poche ore sono stati attivati tre protocolli “Eva” per violenza domestica sulle donne. L’elenco delle liti è lungo. Si sommano pure quelle in fila ai supermercati. Carabinieri e poliziotti vengono chiamati dagli addetti alla vigilanza quando gli animi si fanno più irascibili e le distanze a prova di Covid-19 non vengono rispettate. «Ormai - allarga le braccia qualche operatore - tocca fermarci persino a dirigere il “traffico” nei piazzali dei supermercati: liti e scaramucce sono all’ordine del giorno».
Ultimo aggiornamento: Sabato 21 Marzo 2020, 12:38
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