Roma, blocchi sulle strade ma controlli a metà: «Non è possibile fermare tutte le auto»

Blocchi sulle strade ma controlli a metà: «Non è possibile fermare tutte le auto»

di Camilla Mozzetti
L'input era stato chiaro: bisogna limitare gli spostamenti e convincere i romani a restare a casa, disincentivando coloro i quali pensano di sfruttare il sabato per raggiungere la casa al mare o altre località. E per questo il corpo dei vigili urbani ieri si è organizzato in posti di blocco per fermare tutti i veicoli - non solo a campione - al fine di verificare la legittimità degli spostamenti. Com'è finita?
Che i numeri nella prima giornata di controlli straordinari disposti sulle principali arterie e consolari d'ingresso e uscita dalla Capitale non sono mancati, per quanto poi quelle stesse verifiche non siano state così capillari e non siano state garantite su tutte le auto in transito o nell'intero arco della giornata (che resta sempre di 24 ore).

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È bastato percorrere Roma da Nord a Sud - dalla Salaria all'imbocco con la Pontina e proseguendo poi per la via del Mare fino ad Acilia o dal centro all'Aurelia (direzione Fregene), dal Nomentano alla Tiburtina (altezza Settecamini) - per rendersene conto. Nel primo caso già alle 12.30 si usciva ed entrava da Roma senza difficoltà. Da via dei Prati Fiscali dritto per dritto si arrivava all'incrocio con l'A1 direzione Firenze in meno di 15 minuti e lungo il percorso non si è vista una sola pattuglia in servizio.
Stesso scenario anche a ritroso per arrivare a imboccare la circonvallazione Nomentana, la Tangenziale Est (direzione San Giovanni) e poi ancora la Cristoforo Colombo fino alla via del Mare. Ore 14 tutto fila liscio complice anche il fatto che per un'ora il servizio di pattugliamento è stato sospeso per il cambio turno. Il primo vero blocco arriva sulla via del Mare (ore 14.20) all'incrocio con il semaforo per Acilia. Due pattuglie e quattro agenti fermano le auto - compresa quella di chi scrive - e il veicolo che la segue. Ma dietro ci sono altre vetture che filano liscio e vanno avanti perché gli uomini non bastano e si rischia l'ingorgo. Alle 15 sempre sulla Tangenziale Est direzione (Foro Italico) una pattuglia è ferma all'incrocio per la via Tiburtina, blocca una Toyota, chi viene dopo tira avanti. E il motivo è semplice: tanto ad Acilia quanto sulla Tangenziale gli agenti fanno quello che possono ma fermare tutti i veicoli significa replicare le scene di venerdì quando sulla Cassia o sulla Prenestina il traffico è andato in tilt. Motivo per cui il provvedimento quasi certamente non verrà replicato da lunedì in poi perché a Roma dovranno entrare migliaia di lavoratori pendolari oltre alle merci e controllare tutti «diventerebbe impossibile- confida più di un agente - si rischia il caos».

Dei circa 900 vigili chiamati ad occuparsi dei controlli nel weekend, 400 ieri hanno prodotto i loro (seppur parziali) risultati che sono poi stati rivendicati in serata dalla sindaca Raggi.
Ieri mattina fino al blocco delle 13 sono stati eseguiti 9 mila accertamenti (comprese le verifiche sui parchi, sugli esercizi commerciali e in giro per Roma). Di questi, 7 mila hanno riguardato veicoli in transito e le denunce - scattate per spostamenti senza un valido motivo - sono state 50. Le maggiori verifiche si sono avute sulla Tuscolana, Salaria (fino al semaforo con l'incrocio di viale Somalia), sull'Appia. A questo si è aggiunto il lavoro pomeridiano: le pattuglie hanno eseguito altri 4 mila controlli (il dato è parziale e si ferma alle 18 di ieri) tra veicoli in circolazione, pedoni a passeggio, attività commerciali. I vigili hanno riscontrato altre 16 casi irregolari, sempre per spostamenti senza validi motivi per cui si è proceduto alla relativa denuncia. «Abbiamo messo dei posti di blocco sulle principali strade di Roma, per controllare che tutti rispettino le misure di prevenzione per contrastare il Covid-19 - spiega la Raggi - Restate a casa è l'unico modo per impedire la diffusione del virus, ma qualcuno ancora non l'ha ancora capito». E controllare tutti i veicoli che girano su una città di quasi 3 milioni di abitanti, con blocchi cosiddetti a imbuto, resta un'impresa.
Ultimo aggiornamento: Domenica 22 Marzo 2020, 09:41
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