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Il riesame aveva confermato l'ordinanza rilevando il pericolo di recidiva, avvalorato dalla personalità dell'indagato, che ha un precedente estinto con la messa alla prova e un altro procedimento in corso.
La difesa del giovane ha contestato la gravità delle condotte e lo stabile inserimento in movimenti di destra radicale. Per la Cassazione, che cita ampi stralci dell'ordinanza, il riesame tiene conto «delle modalità della condotta: un'aggressione grave e violenta, commessa di notte, «in branco», motivata dalla «ritenuta apparenza delle vittime ad un'area ideologica opposta a quella nella quale si riconoscevano gli aggressori», e ciò solo perché il ventenne che a denunciato la frattura del naso «indossava una maglietta con il logo de Cinema America».
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La Corte rileva che la mancata prova, come contestato dalla difesa, di «un ruolo in una determinata organizzazione di rilevanza nazionale non esclude che un soggetto per ragioni di comune sentire possa porsi di fatto al servizio di movimenti violenti e antidemocratici, di cui condivide idee, scopi e metodi». Quanto alla personalità dell'indagato, la Cassazione ricorda che, pur in assenza di precedenti penali in senso stretto, «il giudice può trarre elementi di valutazione anche dai reati estinti in quanto condotte materialmente tenute».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Febbraio 2020, 21:08
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