Ennesima giornata-disastro per Atac: code di ore agli sportelli per riuscire a trasformare il bonus trasporti ministeriale in uno sconto reale. Complice la chiusura di alcune biglietterie Atac collocate lungo le fermate della Roma-Lido di Ostia (Lido Centro) e della Roma-Viterbo (Flaminio e Sara Rubra) passate in gestione a Astral/Cotral (Regione Lazio), i rinnovi degli abbonamenti per gli studenti e il bonus trasporti hanno creato la tempesta perfetta: code di ore per rinnovare gli abbonamenti. Atac, interpellata, risponde: «Quest’anno abbiamo riscontrato affluenze più ampie di clienti in biglietteria dovute anche ai numerosi cambi di tessera necessari per ottenere on line il bonus trasporti. Nelle ultime settimane abbiamo rilasciato quasi 50 mila nuove card. Afflussi che si sono concentrati in particolare a fine mese. In alcuni momenti ci sono stati rallentamenti per sovraccarichi di rete dovuti al numero elevato di transazioni, che si sono poi gradualmente risolti».
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E, fuori dai microfoni: «le persone alle biglietterie si stanno spremendo da settimane per dare servizio a tutti». In realtà, di risolto non c’è stato nulla o quasi: ieri, alle 17 del pomeriggio a Ponte Mammolo c’erano oltre 250 persone in coda per rinnovare la tessera. Il giorno prima, stessa ora, la coda era di “sole” 162 persone. Ma code di ore si sono registrate in tutte le biglietterie aziendali (Anagnina, Termini linea A e B, Spagna, Lepanto, Ottaviano, Cornelia, Battistini, Laurentina, Eur Fermi, Eur Magliana, Tiburtina, Ponte Mammolo, Conca d’Oro, Malatesta, Pantano) con il passaparola fra gli utenti su quale avesse meno fila rispetto alle altre. La tempesta perfetta nasce a causa delle procedure farraginose per incassare il bonus trasporti. Per semplificare, chi vuole davvero risparmiare sull’abbonamento Atac deve avere una tessere annuale personale, di quelle che costano 250 euro e che riportano nome, cognome e foto del titolare. Poco più di 20 euro mensili, come costo, ma con il “difetto” di non poter essere ceduta.
Con il bonus trasporti da 60 euro, il costo reale per i passeggeri scende a 190 euro annui, meno di 16 euro mensili.
LA PRECISAZIONE
«In relazione all’articolo pubblicato nell’edizione del 28 settembre a pagina 43, dal titolo “Cornelia, uscite d’emergenza chiuse e invase dai rifiuti”, Atac precisa che l’uscita di cui tratta l’articolo non è relativa alla stazione della metro A di Cornelia, come riportato, ma fa parte di un parcheggio chiuso da tempo, quindi non impattante in alcun modo con la vicina stazione della metropolitana. Tale parcheggio non è nella proprietà né in gestione ad Atac».
Ultimo aggiornamento: Domenica 2 Ottobre 2022, 12:48
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