Roma, trasporto pubblico: sciopero di 4 ore venerdì 29 maggio
Una tragedia per un vettore che a differenza di quanto accade per la milanese Atm introita quasi due terzi del suo fabbisogno proprio da questo canale. Infatti questa perdita stravolgerà tutte le strategie del futuro management, che sostituirà l'attuale presidente e Ad Paolo Simioni: il suo successore, ne sono convinti in Campidoglio, dovrà rivedere gli obiettivi di bilancio ma soprattutto strappare ai creditori e al tribunale fallimentare dei tempi di realizzazione del concordato più lunghi rispetto a quelli attuali. E bisognerà rivedere al ribasso alcuni obiettivi sul servizio, parametri rispetto ai quali Atac è già fuori anche quest'anno. Il tutto con un management in uscita e il nuovo ancora da nominare.
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Ma, secondo gli insider del Campidoglio, nel futuro di Atac per evitare il crack potrebbe esserci una razionalizzazione di alcune corse, come del resto è stato fatto anche nel recente passo. Come? Allungando alcune percorrenze, riducendo alcune frequenze sulle linee meno strategiche. E, soprattutto, proseguendo con l'esperimento di lasciare alcune linee in affidamento ai privati, magari rivedendo ulteriormente il contratto attualmente in proroga con la Roma Tpl, la società che attualmente gestisce le corse periferiche e notturne per conto di Atac. Capitolo a parte è poi quello del Bilancio societario. Questa mattina, in via Prenestina, è previsto un Cda che deve approvare i conti 2019 da presentare all'azionista, il Comune. E saranno numeri che l'azienda dimenticherà nei prossimi anni. Dopo l'incremento di quasi 900mila euro del 2018, Simioni dovrebbe chiudere il suo ultimo consuntivo con un utile di esercizio superiore ai 10 milioni di euro. Nel 2020, però, le cose rischiano di andare in maniera opposta, visto il crollo degli incassi da bigliettazione. Soldi che difficilmente saranno ripianati dai quasi 450 milioni di contratto di servizio, che il Comune erogherà anche a fronte di un minore chilometraggio effettuato. Inoltre, è anche calata la quota di fondi statali che Atac si aspettava dal Decreto Rilancio: non più 50 milioni (sugli 80 previsti per il Lazio) ma si e no 40, a fronte di un finanziamento per il territorio da 55 milioni complessivi.
E il concordato? Sugli obiettivi Atac è indietro (93 milioni di corse a fronte dei 101 richiesti).
Ma per chiedere al tribunale una proroga bisogna prima cambiare il piano industriale. Il futuro ad - salgono le quotazioni di Giovanni Mottura -potrebbe chiedere almeno 3 anni per raggiungere la quota dei 101 milioni di chilometri, inserire una spending review draconiana e rimodulare l'operatività sulle corse più battute e chiedere di posticipare il pagamento dei debiti. In caso contrario, si rischierà il fallimento.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Maggio 2020, 10:19
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