Si attendono ancora indicazioni da parte del Ministero della Salute sulla possibilità per gli under 60 che hanno un appuntamento per la seconda dose di Astazeneca nel Lazio di procedere, attraverso un consenso informato, al richiamo con lo stesso vaccino. «Il punto oggi è dare una risposta alle persone che sono nel limbo, circa 2mila cittadini, soprattutto tra i 50-59 anni che hanno fatto la prima dose con AstraZeneca e che non vogliono fare o hanno incertezze sul mix di vaccini, che ritengo anche legittime. Abbiamo detto una cosa di buon senso e pragmatica, che avviene già in Germania: in questi casi ci sono due fattori, la scelta consapevole della persone e la responsabilità del medico. Decide chi cura come completare il percorso vaccinale». Lo ha detto l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, ospite di 'Radio Anch'iò su RadioRai1. «Occorre lavorare su un nuovo consenso informato e poi deciderà il medico. Questo rientra nell'ordine naturale delle cose, abbiamo posto al ministero un quesito, lasciamo i cittadino nel limbo? Ci poniamo il problema di dare una risposta», ha concluso l'assessore.
Mix vaccini, effetti collaterali: confronto con richiamo Astrazeneca o Pfizer/Moderna
Figliuolo: «10% ha dubbi sul mix vaccini»
«Probabilmente ci sono circa 100mila persone che hanno dei dubbi» sulla vaccinazione eterologa. Così il Commissario per l'Emergenza Covid, Francesco Figliuolo - a margine della sua visita allo Spallanzani di Roma - , secondo il quale tratterebbe di circa il 10% dei 950mila che hanno fatto la prima dose di Astrazeneca e aspettano per la seconda.
Mix vaccinale, in quali Paesi si usa? La situazione in Europa (e il caso Canada)
Sileri: «No Astrazeneca under 50»
«Francamente al momento, con la situazione attuale del virus, non prenderei dei rischi facendo il vaccino AstraZeneca (AZ) o qualunque vaccino a vettore virale prevalentemente a persone sotto i 50 anni e di sesso femminile.
I numeri delle vaccinazioni nel Lazio
Procede veloce e in totale sicurezza la campagna vaccinale nella Regione Lazio. «Oggi superiamo le 4,5 milioni di somministrazioni – annuncia D'Amato –. Abbiamo posto un quesito al Ministero della Salute per sapere come comportarci con i circa 2.000 nostri concittadini che non hanno, ad oggi, accettato il mix e che di conseguenza non hanno ancora completato il percorso vaccinale. A loro abbiamo il dovere di dare una risposta, non possono rimanere nel limbo. Attendiamo il riscontro dal Ministero».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Giugno 2021, 16:41
© RIPRODUZIONE RISERVATA