Roma, anziano muore d’infarto con un tesoro da 340mila euro in tasca. Giallo all'Olgiata, indaga la polizia

L’80enne è deceduto nell’ambulanza: nella giacca aveva anche le chiavi di alcune fuoriserie

Roma, anziano muore d’infarto con un tesoro nelle tasche. Giallo all'Olgiata, indaga la polizia

di Marco De Risi

Muore d’infarto e fra i suoi effetti personali i soccorritori trovano un tesoro: soldi in contanti, assegni e anche le chiavi di alcune fuoriserie. L’allarme per l’80enne è scattato giovedì quando è stato colpito da un infarto nella sua abitazione all’Olgiata, l’esclusivo quartiere di Roma nord. Sul posto per i primi soccorsi sono intervenuti i medici del 118 che hanno subito predisposto il trasporto in codice rosso al policlinico Agostino Gemelli.

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Anziano muore d’infarto con un tesoro nelle tasche

Una corsa contro il tempo ma l’anziano è deceduto durante il trasporto. A quel punto il personale medico ha proceduto con l’accertamento per risalire all’identità del deceduto. Tra i documenti, è stato trovato il tesoretto: 12 mila euro in contanti e 330 mila euro in assegni circolari. Non solo: hanno trovato anche le chiavi di un Ferrari, di un Suzuki e di un Mercedes. I sanitari hanno quindi subito allertato il vicino commissariato. 


GLI ACCERTAMENTI

La polizia ha poi eseguito ulteriori accertamenti in casa dell’anziano e nel garage dove hanno trovato parcheggiate Ferrari, un Mercedes ed anche una Cadillac. Ancora: a suo nome sono intestate numerose proprietà immobiliari con le quali viveva di rendita. Un tesoretto milionario appunto. Ecco perché il vicino distretto Monte Mario è stato incaricato delle indagini. Agli agenti di polizia sono stati perciò consegnati i soldi in contanti, gli assegni e tutti i beni dell’anziano che, così come disposto per legge, spetterebbero agli aventi diritto. Ma qui la storia si complica perché non ci sono eredi diretti. Dalle prime indagini infatti, è stato accertato che l’80enne non era coniugato e non ha avuto figli.

Gli agenti dunque hanno aperto un’indagine per ricostruire l’albero genealogico e rintracciare i parenti più prossimi.

I RISCONTRI

Dai primi riscontri sembra che l’uomo abbia nipoti e cugini ma non è facile stabilire a chi vadano i beni del defunto ricco. Ora non resta che attendere al decisione del notaio che verrà nominato nei prossimi giorni per cercare di venire a capo della difficile faccenda. Intanto soldi, auto e immobili sono stati “congelati”. Di più: sono sotto chiave nella cassaforte del Commissariato Monte Mario. Custoditi fino a quando il tribunale non stabilirà la linea ereditaria di successione. La sorpresa e lo choc tra i sanitari dell’ospedale è stata davvero tanta per un caso che resta un giallo. «Quando ho trovato tutti quei soldi tra i documenti, ho capito subito che non era una situazione semplice. Con i colleghi abbiamo deciso subito di avvisare i poliziotti e di consegnare in tempi brevi quella montagna di banconote e assegni» ha raccontato uno dei sanitari. «Sono tanti anni che lavoro al pronto soccorso e non mi era mai accaduta una cosa del genere» ha commentato un altro medico: «Dalla giacca di quel poveretto è uscito un fiume di soldi sia in contanti che in assegni e poi le chiavi addirittura di una Ferrari». 

IL GIALLO  

C’è poi un mistero dietro il ritrovamento milionario su cui stanno indagando gli uomini della polizia. L’anziano è stato soccorso a casa: perché, allora, nella sua giacca c’erano tutti quei soldi? L’ipotesi, ancora da accertare, è che la mattina del decesso avesse un appuntamento d’affari. Un incontro con qualcuno a cui, forse, erano destinati quei 342mila euro. Anche quest’aspetto, dunque, resta sotto la lente d’ingrandimento della polizia che sta ricostruendo spostamenti, orari e appuntamenti dell’anziano ricco. Un’indagine allargata anche ai contatti stretti che potrebbero chiarire la strana circostanza. Con gli accertamenti sui beni e gli immobili del defunto ricco che proseguiranno nelle prossime settimane.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Aprile 2022, 10:26
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