Roma, maltempo nel weekend: scuole chiuse lunedì? Dal Valente al Via Poseidone: gli istituti a rischio

Nelle aule usati secchi per raccogliere l'acqua piovana: infiltrazioni anche nei wc

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di Camilla Mozzetti

Quest'anno sarà diverso ma poi il copione è sempre lo stesso e i presidi tornano a lanciare l'allarme che è poi una denuncia a cui l'amministrazione sembra non dare la giusta attenzione o, se la riserva, lo fa con risorse per cantieri che devono ancora aprirsi o concludersi. E dunque? Basta un temporale, che le classi, i corridoi, le palestre, tornano ad allagarsi o riempirsi d'acqua piovana con le collaboratrici e i collaborati che, ieri, in molti plessi hanno passato la mattina a ripulire i cortili. Dal momento che le caditoie sono per lo più ostruite. Ed è un elenco indecoroso e increscioso quello che viene fuori dal racconto in presa diretta dei singoli dirigenti. Per un giorno di pioggia violenta la stima dei danni, contati in almeno il 30% delle scuole può tranquillamente superare «i 200 mila euro», spiega Cristina Costarelli, a capo dell'AssoPresidi del Lazio. Moltissimi plessi infatti da anni tamponano come meglio possono quei problemi legati proprio alla mancanza di cerniere contro i temporali. Per lo più il problema principale riguarda i solai, i soffitti e le guaine nell'80% circa delle scuole da rifare. A tal proposito l'amministrazione comunale già dalla scorsa estate ha avviato dei cantieri per le sostituzioni delle coperture ma i lavori non sono stati ancora eseguiti in tutti gli istituti che le necessitano.

LE REALTÀ
All'Istituto comprensivo Valente la dirigente ha contato ben 98 infiltrazioni con seguente allagamento di aule, teatro e laboratori della scuola secondaria di I grado (ovvero le medie). Tra l'altro in questo istituto del Collatino tra qualche giorno si svolgeranno i concorsi per alcune materie didattiche e dunque è stato richiesto un tempestivo intervento risolutivo. Tra le scuole più colpite poi l'Istituto Via Poseidone (Torre Angela, VI Municipio) dove ieri i collaboratori hanno dovuto impugnare scope e ramazze per permettere anche agli studenti di uscire dal plesso considerato il fatto che quest'ultimo era allagato. Ancora: all'Istituto La Giustiana docenti e collaboratori hanno dovuti far ricorso a catini e secchi nelle aule per l'acqua che cadeva dai soffitti a causa di infiltrazioni mai sufficientemente sanate e lo stesso è accaduto all'Ic Ardea II con infiltrazioni dal soffitto in due aule della scuola d'infanzia, nella palestra e in due classi al primo piano mentre l'albero di mimosa davanti all'ingresso della scuola di infanzia è stato divelto dal vento (il fusto a ieri pomeriggio era ancora lì: nessuno l'aveva rimosso).

È piovuto anche dentro all'Ic Perlasca dove il dirigente lamentava molte segnalazioni nei mesi precedenti ma nessun intervento davvero risolutivo. «Queste e molte altre scuole - conclude la Costarelli - sono strutture che non vengono controllare periodicamente e i lavori non vengono fatti seguendo una pianificazione quindi quando arriva il temporale violento tutte queste situazioni che sembrano quiescenti esplodono.

I problemi sono la manutenzione ordinaria, le segnalazioni vengono ignorate e poi il mancato controllo periodico che dovrebbe essere garantito nei mesi estivi». A questo punto bisognerà aspettare - e sperare - nel prossimo anno. Con l'incognita per lunedì in ragione della prossima ondata di maltempo attesa nel weekend.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Novembre 2022, 07:54
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