De Angelis ha chiesto scusa a tutti e si è detto pronto a dimettersi: «Chiedo scusa a tutti, a cominciare dai genitori della ragazza. Ho tradito me stesso, gli studenti, i miei colleghi e l'istituto», ha detto L'indagato, difeso dall'avvocato Fabio Lattanzi, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, dopo avere passato due notti nel carcere di Regina Coeli. Di fronte al giudice ammette le contestazioni e ripercorre alcune tappe della vicenda. «Ho cercato tante volte di smettere, di non cercarla, ma ogni volta ci ricadevo. Mi sono ritrovato immerso in questo gioco affascinante da cui non riuscivo a uscire.
E' iniziato tutto per mia iniziativa in giugno. Gli atti sessuali sono stati consenzienti». «È prostrato, per questa vicenda ha già tentato il suicidio», ha detto il legale Lattanzi.
Nel corso dell'audizione, il giudice gli ha mostrato le foto dell'aula dove sono avvenuti i rapporti con la studentessa. «Sì, è quella», ha dichiarato il docente, che ha reso una confessione a 360 gradi. Ora, in carcere, teme per la sua vita. Il suo legale dice che De Angelis ha ricevuto «larvate minacce» e vive nel terrore.
La relazione con la ragazzina, quindicenne, è iniziata lo scorso settembre. La minore ha raccontato agli inquirenti che i primi approcci spinti del docente risalgono a luglio, quando De Angelis ha cominciato a inviarle messaggi e fotografie che lo ritraevano nudo. Dopo un'iniziale ritrosia, lei gli ha risposto. Quattro mesi fa, durante delle ripetizioni pomeridiane di latino, i due hanno intrapreso quella che, a dire dell'adolescente, era una relazione sentimentale, consumata nelle aule dell'istituto Massimo. Sono stati i genitori della quindicenne, sollecitati da altri docenti, a sporgere denuncia. Controllando il cellulare della figlia, nella notte tra il 18 e il 19 dicembre, hanno trovato un sms dell'insegnante. Un messaggio, per il gip, dal tenore "inequivoco".
Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Gennaio 2018, 10:12
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