Roma, lettera con minacce alla preside del Socrate: «Vattene e muori». La Procura apre un'inchiesta

Lettera con minacce alla preside del Socrate: «Vattene e muori» La Procura apre un'inchiesta

di Michela Allegri
Una settimana di occupazione, una lettera di minaccia recapitata alla preside e, ora, il liceo Socrate finisce sotto inchiesta. La procura ha aperto un fascicolo sull'istituto classico e scientifico della Garbatella, contestando, appunto, l'occupazione abusiva. A indagare è la pm Tiziana Cugini, titolare degli accertamenti anche sul liceo Virgilio di via Giulia, finito nel mirino degli inquirenti dopo un'autogestione incontrollata durata sette giorni e andata in scena dal 15 al 21 ottobre, con party fino a notte fonda, danni ai bagni e alle aule e spaccio di stupefacenti tra i banchi e i corridoi. Per quanto riguarda l'istituto di via Giulia, due studenti maggiorenni sono già stati identificati, dopo che la preside, sporgendo denuncia, li aveva indicati come gli organizzatori dell'occupazione degenerata che per giorni ha impedito il regolare svolgimento delle lezioni.

Al liceo Socrate, invece, sabato è stata trovata una missiva indirizzata alla preside Milena Nari: «Milena datte e mori», cioè «vattene e muori». La scritta, anonima, è stata realizzata usando lettere ritagliate da un giornale che sono state incollate su un foglio. Il messaggio è già stato consegnato agli agenti della Digos che indagano sul caso ed è stato inserito nel fascicolo per occupazione abusiva, anche se per il momento non sono scattate contestazioni specifiche. Alla Garbatella gli studenti hanno protestato con una settimana di lezioni interrotte, a partire dal 2 novembre, contro il sovraffollamento in cui versa l'istituto, in cui c'è stato un aumento esponenziale delle iscrizioni, nonostante la carenza di aule.

LA REPLICA
Alla lettera minatoria, la preside ha replicato con una circolare: «Sul morire non posso dare rassicurazioni - ha scritto - ma prima o poi mi toccherà. Mancano 154 giorni al termine dell'anno scolastico e lì voi e io dobbiamo arrivare. Certamente, a giugno, chiederò di andarmene e sono sicura che i miei superiori, stanchi di tutte le seccature che ho procurato loro, mi sposteranno». La dirigente, che ha incassato la piena solidarietà dei genitori e dei rappresentanti d'istituto e della Consulta, ha poi consegnato il foglio agli investigatori. Nel frattempo, tra le aule si fa il bilancio dei danni: tra bagni ostruiti, porte danneggiate e scritte sui muri, il conto ammonta a circa tremila euro. Al Virgilio era andata peggio: da una prima stima emergevano danni per circa 20mila euro.
 
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Novembre 2017, 10:14