Ostia, Spada, il boss "panettiere" sorvegliato speciale
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di Adelaide Pierucci
Il boss Carmine Spada ora fa il fornaio per un panificio di Ostia. Dalla mattina alla sera impasta pagnotte e sforna rosette. Proprio mentre scoppiava il caos dell'arresto del fratello per la testata al giornalista Rai, Carmine, detto Romoletto, e presunto capoclan, si è ritrovato a fare i conti con una nuova grana. Il Tribunale per le misure di prevenzione ha disposto per lui la sorveglianza speciale per tre anni. Una misura che di fatto ha aggravato l'obbligo di dimora già prescritto dai giudici ordinari e soprattutto la sua libertà di circolazione. Contestualmente alla dichiarazione di sorvegliato speciale, infatti, è scattata la sospensione della patente. Per tre anni Romoletto oltre all'obbligo di soggiornare a Roma, dovrà rispettare rigidamente degli orari: non rincasare più tardi delle 21.30 e non uscire prima delle 6 e mezza.
L'obbligo di dimora, invece, era scattato oltre un anno fa, quando, scaduti i termini di custodia cautelare per la rapina col metodo mafioso al tabaccaio di Ostia di via Stiepovich, che poi gli è costata una condanna in primo grado a dieci anni di carcere, il collegio giudicante aveva fissato un'altra prescrizione. Ora il nuovo decreto ne sigilla la pericolosità. Il tribunale della sezione Prevenzione - presidente Guglielmo Muntoni ed estensore Franca Amadori - hanno motivato la decisione sostenendo che «l'intero percorso di vita è stato dedicato alla sopraffazione e alla violenza, intesa ad appropriarsi delle attività più redditizie della zona...».