Il bar di Roberto Spada riapre dopo
il sequestro: era il locale della mala
di Mirko Polisano
L'ARSENALE
Non solo. All'interno del bar di via Franco Storelli, nel quartier generale del clan, la polizia aveva rinvenuto anche fori di proiettile e delle armi: una spada, un'accetta e un bastone. Elementi che hanno poi portato a mettere il negozio sotto sequestro. E poi a gestirlo c'era lui. Roberto, il fratello del boss Romoletto e il reggente del clan, secondo i pm. Ma anche l'uomo della testata alla troupe Rai di Nemo e ora rinchiuso nel carcere di massima di sicurezza di Tolmezzo e il cui nome è finito, dieci giorni fa, tra gli arrestati dell'operazione Eclissi che ha portato alla decapitazione del clan Spada a Ostia.
I SIGILLI
Tolti i sigilli, l'attività ha alzato di nuovo le serrande. Nel quartiere c'è chi avrebbe anche salutato tra gli applausi la riapertura. E ora quello che si teme è che il locale possa tornare a svolgere la sua funzione di «base d'appoggio» del clan con qualcuno che possa fare da tramite tra i capi in carcere e l'esterno. Il timore è che il Music, così si chiama il locale, possa di nuovo essere il «bar della mala», come era considerato fino a prima della chiusura, con tanto di fori di proiettili a testimoniare la guerra tra bande che a Ostia si sta trascinando da mesi. Il bar resta comunque l'obiettivo «sensibile» del quartiere dove continuano i controlli «ad alto impatto» delle forze dell'ordine. Pattuglie di polizia e carabinieri sorveglieranno giorno e notte le entrate del locale che è a ridosso di piazza Gasparri e nel centro del quadrilatero della droga. Era in questo bar che si pianificò la reazione da intraprendere per rispondere a chi aveva tentato di uccidere il boss del clan Carmine detto Romoletto.
GLI AFFILIATI
La gestione del locare sarà sotto stretta osservazione delle forze dell'ordine. E ora le indagini si stanno anche concentrando sugli interessi e gli affari della mala di Ostia Ponente che forse stanno portando avanti gli affiliati, ancora a piede libero, del clan. Il bar, insieme alla palestra di boxe (che non è mai stata sequestrata, ndr) rappresenta il mondo economico degli Spada a cui si affiancano i traffici illeciti di usura, spaccio di droga e racket delle case popolari. Intanto, nelle prossime ore sono previste altre nuove operazioni volte a stroncare la vendita delle sostanze stupefacenti in zona. Tra i luoghi da ispezionare ci saranno i garage, gli scantinati e i sotto tetti di piazza Gasparri, a pochi passi dal bar di Roberto Spada che proprio ieri è stato riaperto. Tra gli applausi della gente.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Febbraio 2018, 09:31
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