Rieti, con una spalla rotta resta ore in attesa senza essere visitata

Con una spalla rotta resta ore in attesa senza essere visitata

di Emanuele Laurenzi

RIETI - Dimenticata e abbandonata per oltre 12 ore al Pronto soccorso. Lasciata sola, con atroci dolori, senza che nessuno si preoccupasse di intervenire. La salvezza è arrivata solo quando, grazie all’interessamento dei familiari, è stata portata in uno studio medico privato dove le è stata diagnosticata una frattura a una spalla. E’ la storia di una 75enne reatina avvenuta lo scorso 11 giugno al de Lellis e raccontata con dovizia di particolari da una familiare che ha inviato una lettera di reclamo alla direzione sanitaria reatina, all’Ufficio relazioni con il Pubblico dell’ospedale e al Tribunale dei Diritti del malato. «Come cittadina mi sento profondamente indignata e pretendo, quale contribuente, di giustificare l’assoluta mancanza di efficienza di un servizio che dovrebbe essere garantito a tutti gli utenti»: sono queste le parole con cui la familiare della donna reatina conclude la sua lettera di denuncia per quanto accaduto.

Un banale incidente 
Tutto era iniziato con quello che può essere definito un «banale incidente». La 75enne reatina (di cui sono state fornite anche le generalità) lo scorso 11 giugno era stata portata in ospedale per un trauma alla spalla, riportato a seguito di una caduta. 
Un intervento di routine, si pensava, con un accesso al pronto soccorso reatino per definire i contorni del problema. Qualcosa che si sarebbe potuto risolvere con una visita e una banale radiografia.

Abbandonata 
Stando al racconto riportato nella denuncia, la donna è entrata al de Lellis alle 11 del mattino ed è stata lasciata fino alle 23.30 su una sedia a rotelle. «Un tempo trascorso senza che le venisse effettuato un esame radiologico, senza alcuna assistenza, senza poter bere o mangiare, essendo stato impedito alla figlia di poterla aiutare. Dodici ore circondata da persone accalcate in barella anch’esse sofferenti e senza assistenza alcuna». Alla fine i familiari della 75enne reatina hanno deciso di portare via la donna dal de Lellis, anche perché non c’era stato il contatto con alcun medico, né la somministrazione di un antidolorifico per alleviare la sofferenza. 
Il peggio è arrivato il giorno dopo, quando la donna è stata portata in uno studio medico privato, dove ha pagato di tasca propria un esame radiologico che ha messo in evidenza ciò che tutti temevano e immaginavano: una frattura alla spalla che ora dovrà essere curata.

Un inutile spreco di tempo che, come detto nella denuncia, non ha fatto altro che far passare ore di dolore alla paziente e ha messo in luce un grave disservizio. Qualche giorno fa, sulla pagina facebook «Vogliamo una buona sanità all’ospedale de Lellis» una donna aveva denunciato i disservizi subito al nosocomio reatino dove era entrata per un problema e dove era uscita dopo 24 ore, al termine di quella che aveva definito «una lunga odissea». Peccato.


Ultimo aggiornamento: Martedì 6 Luglio 2021, 00:10
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