RIETI - Si scava ora nella vita privata del 72enne reatino accusato di pedofilia e ora agli arresti domiciliari nella sua abitazione a Tortoreto, in Abruzzo. Ma soprattutto gli inquirenti passeranno ora al setaccio i contenuti del suo telefono cellulare, pc, hard disk, file, cd e materiale informatico già posto sotto sequestro e rinvenuto sia all’interno dell’abitazione reatina - in un popolare quartiere cittadino - che in quella a Tortoreto, dove l’uomo è stato sorpreso al momento dell’arresto perché trovato in compagnia di un 14enne del posto.
L'incarico
La Procura della Repubblica di Teramo ha disposto il conferimento dell’incarico peritale a un consulente informatico forense per esaminare a fondo file e contenuti multimediali ed evidenze digitali attraverso il recupero dei dati. Materiale che verrà esaminato con accertamenti tecnici e attività di “forensic analysis” su navigazioni web e social network. Un’inchiesta molto delicata, nell’ambito di una vicenda su cui i carabinieri del comando provinciale di Teramo proseguono a indagare anche alla luce dell’audizione - in forma protetta con il supporto di uno psicologo - che il pubblico ministero Stefano Giovagnoni ha intrattenuto con il 14enne.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Luglio 2021, 07:35
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