Covid, cade l'obbligo delle mascherine ma l'Asl tiene alta la guardia: prudenza e vaccini le parole d'ordine

Covid, cade l'obbligo delle mascherine ma l'Asl tiene alta la guardia: prudenza e vaccini le parole d'ordine

di Raffaella Di Claudio

RIETI -  I sorrisi a viso scoperto, ieri, in giro per le vie della città, non erano ancora tantissimi. La voglia, ora autorizzata, di togliere la mascherina almeno all’aperto dopo un anno e tre mesi ha fatto i conti con quella che, per quanto sofferta, è diventata un’abitudine. E vuoi anche per l’obbligo che ancora vige di mantenerla nei luoghi chiusi e laddove non ci sia distanziamento, in molti la mascherina l’hanno lasciata su, a coprire bocca e naso. 

Al termine di questa prima giornata senza dispositivi di protezione all’aperto, abbiamo chiesto al direttore generale della Asl di Rieti, Marinella D’Innocenzo di fare il punto della situazione, alla luce del provvedimento. Pro, contro e possibili scenari da qui al temuto autunno. Le parole d’ordine restano “prudenza” e “vaccini” e perché la platea, già ampia, di immunizzati si ampli ulteriormente, la Asl anticiperà di 22 giorni i richiami di chi ha ricevuto in prima dose AstraZeneca. Inoltre, organizzerà nuovi tour vaccinali con Johnson&Johnson e a completare il tutto arriverà venerdì l’inaugurazione dell’hub della Sabina presso Amazon. 

Come giudica la nuova disposizione governativa che abolisce l’uso della mascherina all’aperto? Comporta più benefici o rischi? 
«L’ordinanza sull’uso della mascherina consente, all’aperto e in assenza di assembramenti, di non tenerla sempre indossata. Ma è necessario ricordare a tutti i cittadini che è sempre obbligatorio portarla con sé, indossarla al chiuso e in tutte le situazioni in cui c’è un margine di rischio, come nei luoghi particolarmente affollati. La mascherina resta uno strumento essenziale per tenere sotto controllo il virus e poter prevenire ulteriori contagi». 

Crede che sia il momento giusto per farlo? Oppure, questo abbassamento della guardia, rischia di pregiudicare il lavoro fatto sin qui con la campagna vaccinale? 
«Non si “abbassa la guardia” e per questo continuiamo a sensibilizzare tutti sulle misure di sicurezza e questa decisione, sul togliere le mascherine all’aperto, non deve essere considerato un ‘tana libera tutti’.

Bisogna continuare a rispettare le regole di distanziamento, di igiene delle mani, e dell’uso della mascherina dove la situazione lo richiede. Sono certa che l’attenzione e l’osservanza delle regole da parte dei cittadini sarà massima, come lo è stata in questi mesi. Il Lazio è la prima regione d’Italia per immunizzati e in provincia i numeri della campagna vaccinale ci dicono che abbiamo fatto un lavoro straordinario con un totale di 122.251 mila dosi somministrate, 78.819 in prima dose e 43.432 in seconda. Ma non basta, bisogna continuare a vaccinare e a farlo velocemente». 

Siamo veramente fuori dall’emergenza o potrebbe attenderci un futuro simile a quello di Inghilterra e Australia? 
«Le notizie che ci arrivano da Inghilterra ma anche da Spagna e da altri Paesi extra Ue ci impongono la massima prudenza, soprattutto perché l’allerta arriva da una variante, più veloce nel diffondersi e pertanto, a diventare in un tempo breve, dominante. Per questo è necessario vaccinare nel più breve tempo possibile il numero maggiore di persone ancora non vaccinate e di consentire a tutti i cittadini di concludere il ciclo il prima possibile. In tal senso, abbiamo predisposto che la seconda dose di Astrazeneca venga anticipata di 22 giorni (dal 78esimo giorno passerà al 56esimo giorno); di attivare nuove iniziative e strumenti di vaccinazione che possano dare in accelerazione in tal senso. In questa logica va inserita l’apertura del nuovo Hub presso lo stabilimento Amazon di Passo Corese. Sarà un passaggio importante, insieme a nuove iniziative che stiamo predisponendo su tutto il territorio della provincia di Rieti a cominciare da un Tour vaccinale in alcuni comuni del territorio della provincia di Rieti, con vaccino J&J. L’ultimo miglio è sempre quello più faticoso per raggiungere la meta». 

Che consiglio si sente di dare ai giovani, che torneranno a viaggiare, soprattutto all’estero? 
«Di farlo, ma con l’attenzione che il momento richiede, attenendosi scrupolosamente alle disposizioni. Quanto sta accadendo in alcuni Paesi ci ricorda che con il Covid non ci si può distrarre e si devono assumere comportamenti responsabili e sicuri. La nostra libertà finisce quando inizia quella degli altri. E la libertà è sempre responsabilità verso il prossimo e se stessi». 


Ultimo aggiornamento: Martedì 29 Giugno 2021, 00:10
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