Covid: si riaccende la spia dei contagi. I tamponi spediti allo Spallanzani, ma si teme la variante Delta

Covid: si riaccende la spia dei contagi. I tamponi spediti allo Spallanzani, ma si teme la variante Delta

di Raffaella Di Claudio

RIETI - Si riaccende la spia rossa in provincia e i timori maggiori riguardano la variante Delta che nel Lazio si sta diffondendo velocemente. Tre positivi nello stesso giorno non capitavano dal 5 giugno. Nelle settimane passate, fatta eccezione per qualche contagio isolato, la curva era stata sempre discendente. Ieri, invece, a fronte di 184 tamponi eseguiti, si sono verificati tre casi: uno a Cittaducale, uno a Colle di Tora e uno Scandriglia. Tutti i test sono stati inviati al laboratorio di Virologia dello Spallanzani di Roma per essere sequenziati e capire se si tratta di una mutazione del virus.

L’indirizzo dell’assessorato alla Salute regionale guidato da Alessio D’Amato è chiaro: il 100% dei casi positivi dovranno essere sequenziati così da attivare, in caso di confermata presenza della Delta, un’attività di tracciamento capillare che ne blocchi l’avanzata. Fino a questo momento, i nuovi positivi – quattro se si aggiunge ai tre di ieri quello di Fara delle 48 ore precedenti – sono accomunati da due elementi: sotto tutte persone under 40 e nessuna di loro è vaccinata. Un dato che sta allarmando i sindaci dei comuni della provincia, spaventati dall’idea che il virus possa ricominciare a circolare nei nuclei familiari e di conseguenza diramarsi nei territori. 

Da ieri pomeriggio, le bacheche dei primi cittadini – da Giulio Falcetta di Magliano Sabina a Veronica Diamilla di Poggio Nativo fino a Giovanni Vallocchia di Poggio San Lorenzo, per citarne solo alcuni – sono comparsi appelli alla vaccinazione lanciati ai residenti dei loro comuni, nella convinzione che il dilagare della variante Delta si freni solo attraverso l’immunizzazione.

Monito e appello Asl. «La rilevazione nella nostra provincia di tre casi di positività di soggetti di età compresa tra i 17 e i 40 anni, privi di copertura vaccinale, – interviene la dottoressa Emma Giordani, responsabile della campagna vaccinale dell’Asl Rieti - dimostra come la mancata vaccinazione possa essere un pericolo per la ripresa della diffusione del virus. La maggior parte dei nuovi contagiati, anche a livello regionale, è nella fascia di popolazione non ancora vaccinata andando a dimostrare come la copertura del ciclo vaccinale, effettuato nella sua completezza di prima e seconda dose, possa essere l’unica protezione possibile. Inoltre, studi internazionali dimostrano che anche il vaccino monodose Johnson&Johnson sia efficace sulla variante Delta. Per questo – insiste Giordani - chiediamo a tutti uno sforzo di sensibilità e una dimostrazione di responsabilità per la lotta contro questa pandemia. Nei nostri centri c’è possibilità di vaccinarsi, in più abbiamo messo in campo tour itineranti per raggiungere le località più lontane. Noi ce la stiamo mettendo tutta per proteggere il nostro territorio, voi – conclude - metteteci il braccio». Attualmente, in provincia di Rieti si contano 13 positivi, ma il timore di un’escalation è reale. 
 


Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Febbraio 2023, 21:06
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