Primo maggio, addio a green pass e mascherine solo al chiuso: ma il tasso di positività non cala. Le nuove regole

Addio Green pass e mascherine al chiuso (ma tasso positività non cala)

Primo maggio, forte allentamento delle misure anti Covid come già avvenuto in altre nazioni. Da domani, primo maggio, l'Italia abbandona il Green Pass mentre resterà in vigore, almeno fino al 15 giugno, l'obbligo di mascherine in molti posti al chiuso quali cinema, discoteche e scuole. In altri posti l'uso delle protezioni sarà "raccomandato". Una precauzione legata ai dati sui contagi che continuano a essere significativi: ieri il bollettino riportava 58.861 casi registrati nelle 24 ore precedenti dal ministero della Salute. Il giorno prima erano stati 69.204. Le vittime sono invece 133, in lieve aumento rispetto alle 131 registrate nella giornata precedente. Il tasso di positività è sostanzialmente stabile (15,4% rispetto a al 15,7%) e sono ancora 371 i pazienti ricoverati in terapia intensiva. I ricoverati nei reparti ordinari sono tornati ancora sotto quota 10mila (9.942).

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Le regole per le mascherine

Fino al 15 giugno resterà l'obbligo di indossare le Ffp2 nel trasporto pubblico locale e a lunga percorrenza, nei cinema, nei teatri, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo e per tutti gli eventi e competizioni sportive al chiuso. Sarà così anche per lavoratori, utenti e visitatori di ospedali e strutture sanitarie, incluse le Rsa. Negli altri luoghi di lavoro, invece, questi dispositivi di protezione saranno solo raccomandati, come per i dipendenti della pubblica amministrazione nei luoghi potenzialmente affollati, come la fila a mensa o in ascensore. Il ministro Renato Brunetta ha invitato le amministrazioni a dare tempestivamente indicazioni sul tema. Per quanto riguarda il settore privato, resterà in capo alle singole aziende rinnovare o ridefinire protocolli e accordi. Le mascherine sono raccomandate dai vescovi anche a messa e per le celebrazioni in chiesa. Le nuove norme consigliano poi di avere sempre a disposizione il dispositivo di protezione pronto ad essere indossato in caso di affollamento per esempio nei negozi o nei centri commerciali.

GREEN PASS

Con il primo maggio andrà definitivamente in archivio il Green Pass, con l'unica eccezione per l'ingresso nelle Rsa (almeno fino al 31 dicembre). Il certificato verde non sarà più obbligatorio, anche se i virologi invitano comunque a completare il ciclo vaccinale. «Molti oggi - ha detto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri - non stanno facendo la terza dose e questo pone dei problemi, soprattutto per determinate fasce di età e determinate patologie».

VACCINI  

Resta in vigore fino al 15 giugno l'obbligo di vaccinazione per gli over 50, forze dell'ordine e comparto scuola: queste categorie, se non si vaccineranno, continueranno ad incorrere nella sanzione prevista di 100 euro. Ai visitatori delle Rsa e agli operatori sanitari continuerà ad essere richiesto fino al 31 dicembre il ciclo di vaccinazione primario più l'effettuazione di un tampone oppure la vaccinazione con tre dosi.

SMART WORKING

Prorogato fino al 31 agosto anche in assenza degli accordi individuali per i lavoratori del settore privato.

Viene quindi allungato di altri due mesi, rispetto alla data del 30 giugno indicata nel decreto, la possibilità di proseguire con lo smart working nella modalità semplificata che ha caratterizzato la fase emergenziale, ovvero senza la necessità di un accordo.

SCUOLA

Resta l'obbligo di mascherine, anche solo chirurgiche, fino alla fine dell'anno scolastico, «fatta eccezione per i bambini sino a sei anni di età, per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso dei predetti dispositivi e per lo svolgimento delle attività sportive».

VIAGGI

Decade il Passenger Locator Form, il modulo utilizzato dalle autorità sanitarie per i viaggi, per chiunque voglia entrare o partire per l'estero. Prorogate al 31 maggio le disposizioni per gli arrivi dai Paesi esteri, che prevedono il Green pass o un tampone rapido.

TEMPO LIBERO

 Addio alle mascherine negli stadi ma non nei palazzetti. Restano obbligatorie fino al 15 giugno in cinema, teatri, locali di intrattenimento e musica dal vivo. Via la mascherina anche in negozi e centri commerciali ma anche in tutte le manifestazioni all'aperto.

ULTIME SCADENZE

La prima è quella del 15 giugno, quando l'Italia dirà addio alle mascherine anche al chiuso. Contestualmente, con la chiusura dell'anno scolastico, decadrà anche l'obbligo nelle scuole. Alla stessa data verrà meno l'obbligo vaccinale per gli over 50, forze dell'ordine e lavoratori delle scuole. Il 31 agosto scadrà lo smart working, mentre il 31 dicembre scadrà l'obbligo vaccinale per gli operatori sanitari e i lavoratori di ospedali e Rsa. Stop anche all'obbligo vaccinale o al tampone per far visita alle Rsa.

UFFICI PUBBLICI

Anche dopo il primo maggio negli uffici pubblici resta raccomandato indossare la mascherina Ffp2. Specie in situazioni a rischio. Ecco la circolare inviata agli uffici della Pa. Non vi sono accenni ai luoghi di lavoro e, quindi, si ipotizza che per questi gli obblighi sono aboliti. 

La circolare chiarisce che non esiste alcuna obbligatorietà per il personale e poi però raccomanda l’uso della Ffp2 a chiunque «si trovi a contatto con il pubblico (e dunque allo sportello) se sprovvisto di altre idonee barriere protettive», al personale «che svolga la prestazione in stanze in comune con uno o più lavoratori», «nel corso di riunioni in presenza» o «delle file per l’accesso alla mensa o altri luoghi comuni», «negli ascensori» e «in ogni caso in cui, anche occasionalmente, si verifichi la compresenza di più soggetti nel medesimo ambiente».

L'uso resta raccomandato per coloro che condividono l’ufficio con colleghi “fragili”.

 

 

 

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Ultimo aggiornamento: Domenica 1 Maggio 2022, 00:20
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