Contratto M5S-Lega, il programma sulla Giustizia ispirato dal magistrato Di Matteo

Il programma sulla Giustizia ispirato dal magistrato Di Matteo

di Mario Ajello
Non lo ha firmato il palermitano Nino Di Matteo, quello del processo sulla trattativa Stato-Mafia, il programma sulla giustizia contenuto nel contratto do governo tra M5S e Lega. Ma, guardando i contenuti di questo patto Di Maio-Salvini, è come se la parte giudiziaria fosse firmata da Di Matteo, magistrato che non ha fama di garantista. Basta ripensare a ciò che Di Matteo, poco più di un mese fa, disse al convegno dei grillini organizzato da Casaleggio ad Ivrea.

Naturalmente, le parole dell'eroe-sceriffo suscitarono applausi ed ovazioni nella platea giustizialista. E i contenuti di quelle parole erano i seguenti: servono più intercettazioni telefoniche; va abolita la prescrizione dei processi; va introdotto il cosiddetto agente provocatore, sotto copertura, per scoprire i corrotti; si deve mettere mano a una riforma del Csm che dia più peso ai membri  togati che ai laici. E riecco il tutto - con l'aggiunta del principio che chi riceve un avviso di garanzia deve automaticamente dimettersi - nel contratto grillo-leghista. Che di sicuro non è stato scritto da Beccaria.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Maggio 2018, 19:12
© RIPRODUZIONE RISERVATA