«Vorrei congratularmi con Donald Trump per la sua decisione di trasferire l'ambasciata Usa nella nostra capitale nel 70/o anniversario dell'Indipendenza», ha detto, via twitter, il ministro dei trasporti e dell'intelligence Israel Katz confermando così indirettamente le notizie media sul trasferimento dell'ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme nella sede dell'attuale consolato nel quartiere di Arnona. «Non c'è regalo più grande di questo. La mossa più corretta e giusta. Grazie amico», ha concluso.
«Qualsiasi atto unilaterale non contribuisce al raggiungimento della pace e non offre legittimità», ha detto, citato dalla Wafa, Nabil Abu Rudeinah, portavoce del presidente Abu Mazen, nella prima reazione al trasferimento dell'ambasciata Usa. «Qualsiasi iniziativa incoerente con la legittimità internazionale - ha spiegato - impedisce ogni tentativo di raggiungere accordi nella regione e crea un clima negativo e dannoso».
Il raggiungimento «di una pace giusta e globale» deve avvenire - ha aggiunto Abu Rudeinah secondo l'agenzia ufficiale Wafa - «sulla base di un impegno a risoluzioni di legittimità internazionale». Le basi del processo di pace - ha aggiunto - sono quelle «in conformità con il principio della Soluzione a 2 Stati, la creazione di uno Stato palestinese indipendente, con sua capitale a Gerusalemme est e i confini del 1967».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Febbraio 2018, 21:16
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