Isis pubblica il suo codice penale: uccisioni, amputazioni e crocifissioni per chi non rispetta le leggi

Isis pubblica il suo codice penale: uccisioni, amputazioni e crocifissioni per chi non rispetta le leggi

di Federica Macagnone
Una sorta di codice penale in cui vengono elencate le punizioni per tutti coloro che infrangeranno le regole nei territori controllati dallo Stato Islamico.

L'Isis ha pubblicato un documento nel quale sono dettagliatamente elencati i reati e le pene: dalla morte alla lapidazione, dalla crocifissione al taglio di gambe e mani.



Secondo una traduzione del Middle East Media Research Institute (Memri), il documento, dal titolo “Chiarimenti riguardo gli hudud” (letteralmente “limiti”, infranti i quali è prevista una serie di punizioni) è stato pubblicato dai combattenti come monito per coloro che vivono sotto il dominio dell'Isis in Siria e in Iraq e sottolinea l'obbligo per i musulmani di aderire ai codici di condotta della Sharia.



Tra gli atti che prevedono la morte ci sono: la bestemmia contro Allah, contro il Profeta Mohamed e contro l'Islam. Verranno uccisi gli omosessuali (chi commette l'atto sessuale e chi lo riceve), lo spionaggio e l'apostasia. Per il reato di adulterio è prevista la lapidazione fino alla morte se l'adultera è sposata, 100 frustrate e l'esilio se non ha ancora contratto matrimonio. Chi ruba è punito con il taglio della mano, mentre sono previste 80 frustate per chi beve alcol e per il reato di calunnia.

Nell'ambito del banditismo, chi commette furto e omicidio sarà punito con la morte e la crocifissione, chi uccide sarà ucciso. A chi ruba sarà tagliata la mano destra e la gamba sinistra e chi terrorizza la gente sarà punito con l'esilio.

Il Memri ha, inoltre, sottolineato che nel documento è più volte ribadito il forte impegno dell'Isis a far rispettare le punizioni brutali elencate nel proprio codice penale.



Charlie Winter, un ricercatore di Quilliam, ha detto che il documento sembra essere autentico e ha confermato a The Independent che il rilascio è databile al 16 dicembre per mano dei militanti di Aleppo. «Si delinea una serie di punizioni, alcune delle quali sono già incorporate nel codice penale di alcuni Stati arabi - ha detto Winter - Le punizioni "hudud" sono derivate da una interpretazione letterale delle Scritture senza prendere in considerazione il contesto storico».



Il rilascio del documento è stato seguito da una ondata senza precedenti di esecuzioni violente che hanno visto una donna accusata di adulterio lapidata a morte, 17 uomini crocifissi e due uomini accusati di atti omosessuali buttati giù da un palazzo. Tutto nell’arco di 48 ore.


Ultimo aggiornamento: Sabato 24 Gennaio 2015, 16:56