Gli diagnosticano un tumore ai polmoni ma era un Playmobil inalato 40 anni prima
di Rachele Grandinetti
L’èquipe medica, allora, ha deciso di approfondire gli esami: è bastata una radiografia per vedere una brutta macchia sul polmone destro. Il primo sospetto è stato un tumore, mai nessuno avrebbe potuto immaginare che, in realtà, si trattava di un oggetto finito lì circa 40 anni prima e che aveva convissuto in quella cassa toracica senza particolari problemi, fino all’insorgere della tosse e dei conseguenti problemi respiratori. Ma una broncoscopia, che prevede l’inserimento di uno strumento a fibre ottiche nei bronchi, ha sorpreso tutti: non era una massa tumorale, era un mini-cono per il traffico della Playmobil.
L’uomo, come riporta The Guardian, aveva ricevuto il gioco dai suoi genitori quando era un bimbo di soli 7 anni: «Finalmente lo ha ritrovato ed era nel posto in cui non lo avrebbe mai cercato», hanno detto i medici secondo cui si tratterebbe del «primo caso così duraturo nel tempo possibile solo perché l'aspirazione si è verificata in una età così giovane che le vie aeree sono riuscite a rimodellarsi e adattarsi alla presenza di questo corpo estraneo».
Ultimo aggiornamento: Sabato 30 Settembre 2017, 15:17
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