Corea del Nord lancia razzo-satellite. Nato: «Violate 5 risoluzioni Onu»

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La Corea del Nord continua la sua sfida all'autorità dell'Onu e alla comunità internazionale lanciando nel primo giorno utile il suo razzo a lunga gittata con la messa in orbita di «Kwangmyongsong-4», il satellite per le osservazioni terresti: la riuscita dell'operazione, tutta da verificare, è stata annunciata dalla tv di Stato Kctv.

Dopo il quarto test nucleare del 6 gennaio, un'altra operazione ad alto rischio, che ha scatenato le durissime reazioni di Usa, Giappone e Corea del Sud (che hanno sollecitato e ottenuto la convocazione d'urgenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu, sempre oggi alle 11 di New York), completata in circa 10 minuti da quando il razzo ha lasciato alle 9:01 locali (1:31 in Italia) la base di Dongchang-ri, su esplicito ordine del «comandante supremo Kim Jong-un».

Sul successo, tuttavia, il governo di Seul ha espresso da subito forti dubbi: il razzo, in particolare, avrebbe percorso una traiettoria di alcune centinaia di chilometri esplodendo a sudovest dell'isola sudcoreana di Jeju. Insomma, si sarebbe trattato di un «fallimento». «Un'azione provocatoria in palese violazione delle risoluzioni dell'Onu», ha commentato la Casa Bianca, condannando «nei termini più forti» la mossa di Pyongyang.

Il lancio del missile balistico nord coreano «è una violazione diretta di cinque risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu», ha detto il segretario generale della Nato Jens Soltenberg esprimendo la sua «dura condanna». Questo il testo della dichiarazione di Stoltenberg, pubblicata sul sito della Nato. «Condanno fortemente il lancio oggi da parte della Nord Corea di un razzo con la tecnologia dei missili balistici, dopo il test dell'arma nucleare coreana del 6 gennaio. Il lancio è una violazione diretta di cinque risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, che ha ripetutamente chiesto alla Nord Corea di sospendere tutte le attività relative al suo programma di missili balistici, di rispettare i suoi precedenti impegni per una moratoria sul lancio di missili e di non realizzare nessun nuovo test nucleare o lancio sfruttando la tecnologia dei missili balistici.
La Nato continua a chiedere alle autorità nordcoreane di rispettare i propri obblighi in base alla legge internazionale, di non minacciare o realizzare lanci sfruttando la tecnologia dei missili balistici, e di evitare qualsiasi nuova azione provocatoria».


Il lancio del razzo nordcoreano è da valutare come un missile visto che il satellite mandato in orbita non ha alcun valore: gli 007 della Corea del Sud - citati da Yonhap - ne sono convinti, ritenendo che Pyongyang abbia tecnologie utili per un missile intercontinentale e che sia al lavoro sul quinto test nucleare dopo quello del 6 gennaio. Il satellite di oggi è stato stimato avere un peso di appena 200 kg, doppio di quello mandato in orbita nel 2012, ma inconsistente rispetto ai tradizionali da 800-1.500 kg.

Giudizi duri sono stati espressi dal Segretario di Stato John Kerry «violate le risoluzioni Onu»), mentre per il premier nipponico Shinzo Abe si è trattato di un fatto «inaccettabile». La presidente sudcoreana Park Geun-hye ha parlato di «provocazione inaccettabile che merita pesanti sanzioni». Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha sollecitato la Corea del Nord a porre fine «alle azioni provocatorie immediatamente» osservando attraverso un portavoce che la mossa del Nord è maturata «nonostante la richiesta della comunità internazionale per evitare un atto del genere».

Quanto alla Cina, il tradizionale e storico alleato di Pyongyang, il primo commento, a poche ore dei festeggiamenti del Capodanno lunare, fa capo all'agenzia ufficiale Xinhua: «in merito alla sua reale natura, il lancio rimarca uno sviluppo negativo della situazione nella penisola coreana dato che ha suscitato ansia e preoccupazione su vasta scala nel mondo».

Gentiloni: 
«Nuova provocazione minaccia la pace». «Il lancio di un missile a lungo raggio costituisce l'ennesima provocazione da parte della Corea del Nord che è tornata a violare apertamente le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, mettendo ancora una volta a rischio la pace e la sicurezza internazionali e regionali». Così il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, che nel condannare le iniziative di Pyongyang, ha espresso l'auspicio per una reazione ferma della comunità internazionale, a partire dalla riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza convocata per oggi.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Febbraio 2016, 13:18
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