Usa, bambino di due anni schiacciato dalla cassettiera Malm: la famiglia fa causa a Ikea
di Federica Macagnone
La morte di Jozef, avvenuta il 24 maggio scorso a Buena Park, in California, è diventata di dominio pubblico solo ora che la sua famiglia ha deciso di citare Ikea in giudizio, accusandola di non aver pubblicizzato con efficacia i pericoli per i bambini derivanti dal mancato ancoraggio al muro della cassettiera Malm. Categorico l'avvocato Daniel Mann, che ha difeso anche le famiglie di altri bambini vittime di quel mobile. «La morte di Jozef - ha detto - poteva essere tranquillamente evitata, sono sconvolto. Ciò che rende ancora più agghiacciante questa tragedia è il fatto che Ikea ha scarsamente pubblicizzato il ritiro del prodotto e non ha spiegato adeguatamente che questo prodotto è instabile e che quindi, per proteggere i più piccoli, va fissato al muro e tenuto fuori dalle loro camerette. La famiglia Dudek non sapeva assolutamente che quella cassettiera era stata ritirata».
Ikea, dal canto suo, nell'esprimere tutto il suo cordoglio per l'ennesima tragedia tramite la portavoce Mona Astra Liss, ha tenuto a precisare che la cassettiera Malm è innocua se ancorata saldamente al muro utilizzando i pezzi e le istruzioni di montaggio contenuti nella confezione: un'operazione che i genitori di Jozef non hanno effettuato. Non solo: l’azienda sostiene anche di aver ampiamente pubblicizzato il ritiro del prodotto tramite sito web, social media ed e-mail e campagne pubblicitarie tramite tv, stampa, radio, media digitali e social. Come stiano davvero le cose, adesso, dovrà stabilirlo la magistratura chiamata a decidere sulle cause della morte di Jozef.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Ottobre 2017, 08:29
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