Palermo, scoppiano incendi in provincia: chiusa l'autostrada, evacuati hotel e scuole

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Palermo e provincia in ostaggio degli incendi. L'autostrada A20 Palermo - Messina, tra gli svincoli di Buonfornello a Castelbuono, è chiusa in entrambe le carreggiate a causa degli incendi che stanno lambendo anche alcune costruzioni e alberghi della zona. La Polizia Stradale ha diverse volanti che stanno operando sul posto. Chiusa a causa degli incendi anche la statale 113, tra Lascari e Cefalù.

Un altro incendio è divampato invece in via Regia Trazzera a Bagheria, e sta minacciando alcune villette che sono state evacuate. Sono intervenute le volanti di polizia che hanno fatto sgomberare le case dove è presente un grosso bombolone di gas. In serata non era ancora spento l'incendio su Monte pellegrino e un incendio è divampato in una falegnameria in via Assoro a Borgo nuovo. Fiamme molto alte anche a Poggio Ridente.
 

La Procura di Palermo acquisirà gli elementi raccolti dalle forze dell'ordine sugli incendi scoppiati in città per accertare se dietro alle decine di roghi divampati nelle ultime ore ci sia un piano criminale. Al momento polizia e carabinieri sono concentrati sul soccorso alla popolazione. Sono state decine le case fatte evacuare.

A Cefalù gli investigatori seguono la pista dell'origine dolosa nelle indagini sulla causa degli incendi. Il commissariato della polizia di Stato, diretto da Manfredi Borsellino, ha chiesto anche l'intervento della scientifica. L'ipotesi che dietro i roghi ci sia un piano criminale nasce dal fatto che i focolai sono scoppiati contemporaneamente in diversi posti anche lontani. I piromani avrebbero scelto le condizioni più favorevoli per provocare danni maggiori.

Il sindaco di Cefalù: «Situazione drammatica». «Siamo di fronte a una situazione drammatica», ha detto il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, commentando gli incendi che hanno lasciato praticamente isolata la sua città. In questo momento la cittadina turistica è raggiungibile solo dalla Statale 113, dove si cammina a passo d'uomo. «Le fiamme - spiega il sindaco - si sono dapprima sviluppate nella zona di Lascari e da lì, alimentate dal forte vento di scirocco, si sono via via estese fino alle spalle dell'Hotel Costa Verde (che è stato evacuato, ndr), e Mazzaforno, Capo Playa e rischiano adesso di raggiungere l'Hotel Santa Lucia, all'ingresso di Cefalù».


La Prefettura di Palermo ha istituito una unità di crisi per gli incendi che si sono sviluppati in provincia e che hanno causato anche l'evacuazione di alberghi, abitazioni e di un asilo nido a Monreale. Sono presenti i vertici dei vigili del fuoco, dei forestali, del 118, della protezione civile oltre ai responsabili di polizia, carabinieri e guardia di finanza. Il prefetto di Palermo Antonella De Miro sta coordinando gli interventi.

Anche Palermo nella morsa delle fiamme. A causa delle temperature roventi che hanno superato i 40 gradi, diversi focolai sono divampati anche in città. Un incendio è scoppiato nel quartiere di Vergine Maria, dove le fiamme lambiscono un distributore di carburante. Roghi anche nella zona di Partanna Mondello, in via Santocanale, e sul lungomare Cristoforo Colombo, nella zona dell'Addaura, dove ad essere minacciate sono diverse villette. Stessa situazione in corso XIV maggio a Ciaculli, anche in questo caso è stata disposta a scopo precauzionale l'evacuazione di diverse case. Situazione critica pure su Monte Pellegrino, con una densa colonna di fumo nero visibile in tutta la città. Il fronte del fuoco minaccia il santuario e il cimitero dei Rotoli. Nel quartiere Acquasanta si sta procedendo a evacuare alcune palazzine. Una bimba di 9 anni è stata trasportata in ospedale a causa delle esalazioni. Un'immensa nuvola di fumo avvolge da ore la città di Palermo, dove nelle zone più vicine a Montepellegrino l'aria è irrespirabile.
Nella zona del porto, proprio ai piedi del Monte, la visibilità per diverse ore è stata ridotta per via del fumo denso, che lentamente si sta diradando.


Il vasto rogo divampato stamani a Monreale è invece sotto controllo. Le fiamme, alimentate dal forte vento di scirocco che da stanotte soffia sulla Sicilia, hanno mandato in fumo diversi ettari di vegetazione. Sul posto squadre dei vigili del fuoco e personale della protezione civile. «Le operazioni di spegnimento del rogo sono rese difficoltose dalle forti raffiche di vento - aggiunge il primo cittadino -, ma la situazione è sotto controllo». Sulla natura dell'incendio Capizzi non ha dubbi. «È di matrice dolosa - spiega -, l'area non è stata scelta a caso perché nella zona c'è una fitta vegetazione. È il gesto vigliacco di incivili, che vanno assicurati alla giustizia». Alimentati dal forte vento di scirocco sono decine i roghi divampati in particolare nella zona delle Madonie e che hanno portato alla chiusura dell'autostrada Palermo-Messina.

500 interventi in 35 ore. Proseguono senza sosta le operazioni dei vigili del fuoco per gli incendi boschivi che stanno interessando il territorio di Palermo, ma anche le province di Trapani, Messina ed Agrigento. 500 interventi sono stati effettuati per incendi boschivi nelle ultime 36 ore, 110 sono quelli che stanno tenendo impegnate le squadre del 115 in questo momento. Da stanotte risultano impegnati oltre 250 vigili del fuoco, in stretto coordinamento operativo con le prefetture, i sindaci dei comuni interessati, con costituzione direttamente sulle aree operative di posti di coordinamento avanzato. Su tutta la Sicilia stanno operando 7 Canadair dei vigili del fuoco, impiegati in particolare su Militello Rosmarino (ME), Favara e Burgio (AG), Cefalù, Bisacquino e nei pressi del monte Pellegrino (PA), Castellammare del Golfo (TP). Difficoltà operative dovute al forte vento di Scirocco. Al momento interventi sono in corso in provincia di Palermotra Collesano e Gratteri, nel territorio di Cefalù, dove le fiamme lambiscono la zona dell'ospedale. Per precauzione tre squadre dei vigili del fuoco sono a presidio della struttura. Coinvolto dalle fiamme il tetto di copertura del palazzetto dello sport. Evacuate a Palermo alcune abitazioni in via Bonanno, zona alle pendici di Monte Pellegrino. In provincia di Agrigento, un vasto incendio è in atto nel piazzale antistante un capannone preposto al trattamento di rifiuti della raccolta differenziata. Le fiamme sono scaturite dall'incendio delle sterpaglie circostanti. In provincia di Messina evacuate dai vigili del fuoco alcune abitazioni nella zona di Naso minacciate dalle fiamme che stanno interessando l'area boschiva dei Nebrodi. Interventi anche tra Militello Rosmarino e Capo d'Orlando.

I feriti
Sono 21 le persone trasportate dai sanitari del 118 negli palermitani per ferite o malori dovuti agli incendi. Dieci i pazienti soccorsi a Cefalù, altri due a Monreale, cinque nel rogo dell'Arenella e dello Sperone, tra cui due ustionati e tre intossicati da monossido tutti all'ospedale Civico. Altri due intossicati sono stati trasportati all'Ingrassia e quattro pazienti sempre intossicati al Policlinico. Dall'ospedale di Cefalù due persone, ricoverate in rianimazione, sono state trasferite all'ospedale di Termini Imerese e all'ospedale Cervello. A questo bilancio vanno aggiunti gli alunni degli asili a Monreale, circa una trentina, soccorsi e trasportati all'Ingrassia. L'intera operazione è stata seguita dall'assessore regionale alla Sanità Baldo Gucciardi. Una curiosità: proprio oggi i sanitari del 118 avevano organizzato un corso di specializzazione per l'intossicazione da fumo. I medici non appena è divampato l'incendio sono stati impiegati direttamente sul campo.

Inoltre un uomo di 47 anni è rimasto gravemente ustionato nel tentativo di salvare dalle fiamme dalla sua automobile in una zona boschiva nei pressi di Motta d'Affermo, sui Nebrodi. L'uomo ha riportato ustioni di secondo grado nel 40% del corpo ed è stato trasportato presso il Centro grandi ustionati dell'ospedale Civico di Palermo. Anche un giovane è rimasto ustionato, ma in modo meno grave, a Capo d'Orlando sempre a causa di un incendio; ha riportato ustioni nel 10% del corpo.

Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Giugno 2016, 20:40
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