La Sardegna dà un arrivederci alla zona bianca e compie un doppio salto fino all'arancione mentre il Molise arriva nella stessa fascia assegnata all'Isola, partendo però dal più "severo" rosso. Queste le due grandi novità che si registreranno a partire da oggi, lunedì 22 marzo. L'ultimo decreto Draghi ha stabilito fra l'altro che spariranno fino al 6 aprile le zone gialle (che diventano arancioni) mentre diverranno automaticamente rosse quelle nelle quali l'incidenza settimanale è superiore a 250 casi ogni 100mila abitanti.
Complessivamente, quindi, la mappa dell'Italia da domani sarà questa:
Area rossa: Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Trentino, Puglia e Veneto
Area arancione: Alto Adige, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle Aosta, Sardegna e Molise.
Ecco le principali differenze tra le due zone
Nella zona rossa le visite a parenti e amici sono vietate, tranne che dal 3 al 5 aprile in ambito regionale e seguendo le regole della zona arancione. Mentre nella zona arancione è consentito, in ambito comunale e nel rispetto del coprifuoco (5-22), lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, nei limiti di due persone ulteriori (esclusi minori di 14 anni, disabili o persone non autosufficienti conviventi) rispetto a quelle che già vivono lì. Per quanto concerne lo spostamento verso le seconde case nella zona rossa è permesso recarsi in qualunque fascia esse si trovino (bianca, gialla, arancione e rossa).
Nella zona arancione, sulle seconde case, valgono le stesse regole della zona rossa. Per quanto concerne la scuola in zona rossa è sospesa la didattica in presenza in tutte le scuole. Resta la possibilità di andare in classe per gli alunni disabili o che hanno bisogni educativi speciali e per tutti gli studenti che prendono parte a dei laboratori. In zona arancione, salvo diversa indicazione dei governatori, le scuole possono restare aperte. Ogni istituto superiore garantisce la presenza in classe del 50-75% degli studenti. Sono chiusi i negozi in zona rossa di abbigliamento, calzature e gioiellerie. Stop ai mercati, salvo la vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici. Devono tenere la serranda abbassata anche parrucchieri, barbieri e centri estetici. Restano aperti i negozi che vendono alimentari.
Negozi
La zona arancione non prevede grosse limitazioni per i negozi, che restano generalmente aperti indipendentemente dalla tipologia di prodotti venduti. Nel weekend però chiudono gli esercizi presenti all'interno dei centri commerciali, esclusi coloro che vendono beni di prima necessità. Possono lavorare parrucchieri, barbieri e centri estetici. Infine per i bar e i ristoranti in zona rossa è impossibile mangiare fuori o bersi un caffè. Queste attività sono chiuse al pubblico. Resta sempre possibile l’asporto o la consegna a domicilio. Per i bar l’asporto è consentito fino alle 18. Per questa categoria nella zona arancione valgono le stesse regole della rossa.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Marzo 2021, 09:39
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