Lombardia e Lazio zona arancione da lunedì? Verso nuovo decreto Covid, nodo mini-proroga

Finestra arancio per Lombardia e Lazio? Verso nuovo decreto Covid, nodo scuole

di Giuliano Pani

La curva dei contagi da coronavirus in Italia sembra in lieve flessione negli ultimi giorni, ma le vittime sono ancora tantissime, 551 in 24 ore, mai così tante dal 19 gennaio, quando furono 603. Il governo valuta cambiamenti graduali delle misure dopo Pasqua, secondo quanto trapela, allorché scadrà, il 6 aprile, il decreto legge che ha stabilito festività in zona rossa per tutti. Intanto alcune Regioni in semi-lockdown sperano di avere una finestra arancione prima di Pasqua, Lombardia e Lazio in testa, guardando al monitoraggio settimanale di venerdì. «Pensiamo che dopo la Pasqua la situazione migliorerà gradualmente - dice il ministro dell'Economia Daniele Franco - e poi ci muoveremo con gradualità verso una situazione più normale a maggio e giugno: questo grazie alla disponibilità dei vaccini e all'aiuto che arriva dalla stagione più calda».

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Decreto legge in arrivo

E dovrebbe arrivare la prossima settimana il nuovo decreto legge con le misure anti-Covid. Lo confermano diverse fonti governative, spiegando che una discussione politica non c'è ancora stata, ma il lavoro istruttorio sarebbe già iniziato. Ed è proprio sulla scuola che si preannuncia un nuovo fronte caldo nel governo, con gli 'aperturistì che guardano alla Francia - in lockdown ma con le scuole aperte - e i rigoristi che tirano in ballo la Germania, che alla crescita dei contagi e dei morti ha sacrificato anche le aule scolastiche. Il monitoraggio dei numeri e della situazione sarà serratissimo, spiegano fonti di governo, e guiderà le scelte che Draghi e i ministri saranno chiamati ad assumere nei prossimi giorni. Ma la voglia di riaprire c'è e non coinvolge soltanto le scuole. Oggi il ministro dell'Economia Daniele Franco si è detto fiducioso su un miglioramento della situazione sanitaria nel Paese dopo Pasqua. «Valutare la riapertura in zona rossa almeno della scuola d'infanzia e della primaria», ha chiesto ieri la ministra delle Pari opportunità Elena Bonetti. 

La linea della prudenza

Tra i ministri c'è però chi invoca prudenza e invita a guardare alla stretta decisa proprio in queste ore in Germania, che ha prorogato il lockdown duro fino al 18 aprile, pur con meno contagi e meno morti dell'Italia (ma scuole e asili rimarranno aperti, al momento, con test-antigenici veloci due volte a settimana).

Tra le ipotesi che si fanno in queste ore c'è anche quella di una proroga delle misure oggi in vigore fino al 15 aprile, ma diverse fonti negano che sia plausibile: «Ad oggi non è prevista nessuna mini proroga», assicurano. Sul tema ha parlato anche in serata il ministro Orlando: «Non ci sono ancora notizie definitive. È una valutazione in corso». Orlando ha parlato durante la registrazione di Porta a Porta che andrà in onda su Rai 1. «Credo che bisognerà proseguire così come si è provato a fare - sostiene - aiutando chi va in difficoltà, accelerando sul fronte dei vaccini e lavorando per tutte le misure di prevenzione che si possono realizzare senza interrompere l'attività produttiva dove è possibile».Di misure, a quanto spiegano fonti di governo, non si sarebbe però parlato nella riunione di questo pomeriggio a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio, il ministro della Salute Roberto Speranza e i rappresentanti del Comitato tecnico scientifico (Cts) Franco Locatelli e Silvio Brusaferro.

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Il nodo ricoveri

L'incontro sarebbe servito a fare un punto sul quadro epidemiologico e si sarebbero esaminate le curve del contagio ma non si sarebbe discusso nemmeno della campagna di vaccinazione. I numeri giornalieri dell'epidemia parlano di quasi 19 mila casi, ma con un tasso di positività in calo al 5,6%. Se le vittime sono tantissime, preoccupano anche gli altri 317 ingressi in rianimazione e i +379 nei reparti ordinari. Il numero dei casi si sta livellando da 4 giorni, fanno notare gli esperti, la media dei casi la settimana scorsa era più alta. Il numero alto di decessi potrebbe essere dovuto a un accumulo di notifiche e la curva delle vittime è inferiore a quelle delle precedenti ondate. Merito dei vaccini, spiegano. Abbastanza da sperare in un miglioramento dopo Pasqua.

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Sicilia, 4 nuovi comuni in zona rossa

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha firmato l'ordinanza che istituisce quattro nuove «zone rosse» in Sicilia. Si tratta dei comuni di Ribera (Agrigento), Serradifalco (Caltanissetta), Trabia, nel Palermitano e Santa Maria di Licodia, in provincia di Catania. L'ordinanza entrerà in vigore giovedì 25 marzo e sarà valida fino al 6 aprile compreso. Il provvedimento, che prevede anche la chiusura delle scuole, è stato richiesto dai sindaci delle quattro città e si è reso necessario a causa di un repentino aumento dei contagi registrati negli ultimi giorni, certificato dalle rispettive Asp, dice la Regione siciliana.


Ultimo aggiornamento: Sabato 8 Maggio 2021, 17:10
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