Autostrade, Zingaretti schiera il Pd con Conte: «Lettera Aspi deludente»
di Simone Canettieri
Letta controluce la posizione del Nazareno suona così: Il Pd non ha nessuna preclusione su alcuna decisione giuridica che verrà presa dal governo. La parola chiave è dunque «giuridica». In poche parole Zingaretti punta a togliere qualsiasi alibi ad Aspi. Ed evita di mandare un input politico, dividendo così i destini del Pd, in quanto partito, da quelli del governo, di cui fanno parte, come si sa anche i dem. Di sicuro, dice, la lettera di Aspi è «irricevibile».
La linea della cautela dunque regna sovrana nel Pd. Soprattutto a fronte della posizione intransigente del M5S che spinge per la revoca. Allo stesso tempo, a complicare il quadro della maggioranza, c'è anche la posizione di Italia Viva che frena e consiglia tutti di evitare posizioni populiste. La partita deve ancora iniziare: domani il consiglio dei ministri della svolta.
Allo stesso tempo il Pd rilancia anche la terza via: quella della nazionalizzazione, una riduzione dei privati con maggiore presenza delle quote pubbliche.
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Luglio 2020, 00:31
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