Scuola, arriva il vaccino classe per classe. ​In Puglia gli istituti invieranno agli hub 150.000 ragazzi

Video

di Diodato Pirone

Per i ragazzi fra i 12 e i 18 anni arriva il vaccino classe per classe. Sarà la Regione Puglia la prima a sperimentare l'innovativo sistema di somministrazione di massa dei farmaci ai giovani che scatterà il 23 agosto con l'obiettivo di riaprire la scuola in presenza il 20 settembre senza lo spettro di nuove chiusure. Si stima che gli studenti coinvolti nella maxi-operazione saranno oltre 150.000, suddivisi in circa 7.000 classi.  Altri 50.000 ragazzi pugliesi  in quella fascia d'età hanno già ricevuto la doppia somministrazione da giugno in poi.

Dal 23 agosto saranno le singole scuole, secondo un ordine quotidiano già stabilito, a indicare di volta in volta agli studenti di ognuna delle 7.000 classi delle scuole medie inferiori e superiori in quale hub recarsi, tutti assieme e alla stessa ora, per essere vaccinati "in blocco" innalzando così l'uno con l'altro i livelli di garanzia della salute.

«Stimiamo che l'iniziativa avrà successo come è già accaduto a giugno con i maturandi che si sono presentati in massa nelle strutture vaccinali, anche li classe per classe sulla base delle indicazioni ricevute dalle scuole", spiega l'assessore regionale alla Sanità Pierluigi Lopalco. Che non pare preoccupato per le manifestazioni no vax. "La stragrande maggioranza dei cittadini sono favorevoli alla vaccinazione semplicemente perché vogliono uscire il prima possibile da un incubo», dice.

In Puglia del resto i già vaccinati fra i 12 e i 18 anni oscillano fra il 25 e il 30% del totale  a seconda delle varie Asl.

«Partiremo il 23 agosto con le prime vaccinazioni delle classi perché vogliamo riaprire la scuola intorno al 20 settembre con la massima tranquillità. Per questo ci siamo mossi per tempo per organizzare un'operazione di massa che ha le sue complicazioni organizzative», aggiunge l'assessore che di mestiere fa l'epidemiologo.

 

In Puglia inoltre non ci sono timori per la vaccinazione dei docenti e del restante personale scolastico che risulta essere immunizzato con due dosi al 94% del totale. Percentuale che - se dovesse essere raggiunta anche fra gli studenti - dovrebbe impedire al virus di fare danni rilevanti (leggi ospedalizzazioni) anche nella versione di variante Delta.  La riduzione di circolazione del virus fra i ragazzi dovrebbe anche limitare gli effetti dei possibili contagi anche fra i cinquantenni e i sessantenni che ancora non risulteranno vaccinati a settembre.

Green pass per gli alunni: sì dei virologi, ma i presidi aspettano governo e Cts

«Il nostro obiettivo - chiosa Lopalco - è riportare la pandemia al livello di una epidemia stagionale, come ad esempio l'influenza. Anche le epidemie sono pericolose e non vanno sottovalutate ma non intasano gli ospedali e non costringono l'intera società umana a fermarsi. Il vaccino classe per classe intende accelerare il raggiungimento di questo traguardo».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Febbraio 2023, 02:34
© RIPRODUZIONE RISERVATA