L'alleanza di centro tra Azione e Italia Viva potrebbe non cambiare di molto i risultati elettorali nei collegi uninominali all'indomani del voto, secondo i sondaggi. E potrebbe spostare gli equilibri ancora più a vantaggio del centrodestra. È quanto emerge dalla rilevazione realizzata da YouTrend, in collaborazione con Cattaneo Zanetto & Co., la prima che tiene conto del neonato terzo polo. Secondo lo studio, alla Camera sono 14 i collegi dove oggi il vantaggio del centrodestra sul centrosinistra è inferiore alla percentuale a cui è accreditato il terzo polo: sono concentrati soprattutto nelle grandi città (Roma, Milano, Torino e Genova) e in Toscana. In questi collegi, la spaccatura fra il centrosinistra e il ticket Calenda-Renzi porterebbe acqua al mulino di Meloni, Salvini e Berlusconi, sottraendo, quindi, voti al centro sinistra e creando un divario ancora maggiore tra le due coalizioni. Al Senato, dove i collegi uninominali sono più grandi, sono solo 5 i collegi dove il terzo polo sarebbe decisivo a favore del centrodestra: a Roma, in Toscana e in Romagna.
Gelmini: «Da noi niente televendite, ma risposte anti carovita»
Partiti, Fdi in testa
Tra i partiti, secondo la supermedia Youtrend, continua a dominare Fdi accreditata del 24,1%. Pd stabile al 23,3%. In sostanziale tenuta sia la Lega al 13,2% che M5S che è oltre l'asticella del 10%.
I dati dopo Ferragosto
Le stime di YouTrend/Cattaneo Zanetto & Co.
A Montecitorio il centrosinistra, avrebbe 3 parlamentari quasi sicuri in più (passando dai 6 attuali ai 9 potenziali) e potrebbe giocarsela con maggiori chances in altri 11, mentre a Palazzo Madama conquisterebbe un solo senatore rispetto alle stime precedenti (da 2 a 3) e aprirebbe la sfida per altri 6 seggi. Un collegio senatoriale in più potrebbe andare, con questo scenario al Sudtiroler Volkspartei. Tornerebbero in bilico soprattutto diversi collegi del Mezzogiorno, oltre che negli hinterland delle grandi città.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Agosto 2022, 20:18
© RIPRODUZIONE RISERVATA