Smart working e Green pass, cosa cambia dal primo aprile? Nuove regole (anche) per le mascherine

Il 31 marzo dovrebbe decadere l'obbligo di mostrare il super green pass per viaggiare

Cosa cambia dal 1° aprile? Nuove regole per mascherine, Pass e smart working

di Francesco Padoa

Tutti ormai guardiamo il calendario o addirittura l'orologio. E' cominciato il conto alla rovescia, che dopo praticamente due anni di pandemia, lockdown, restrizioni, controlli, vaccini, test e quarantene, ci dovrebbe portare dall'altra parte della barricata, quella della libertà. O meglio della normalità. Il 31 marzo, salvo inaspettati colpi di scena, finirà lo stato di emergenza sanitaria, proclamato dal Governo Conte nel 2020, e si apriranno nuovi scenari.

Stato di emergenza e “smart”, cosa cambia dal 1° aprile

 

A meno di imprevisti peggioramenti, lo ribadiamo, Draghi non intende andare oltre, e i poteri straordinari assegnati alla struttura commissariale guidata dal generale Figliuolo saranno riassorbiti dal ministero della Salute. Oltre a questo, la fine dello stato di emergenza, comporterà anche lo scioglimento del Comitato Tecnico Scientifico che ha supportato e indirizzato il Governo nell'adozione delle norme anti-Covid e l'abbandono dello smart working nel pubblico e nel privato, a meno di accordi aziendali/individuali. Insomma si dovrebbe tornare a vivere.

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L'Italia si prepara dunque a uscire dalla pandemia, e dal primo aprile, sperando che il virus o qualche variante non ci giochi davvero un pessimo scherzo - sarebbe il peggior pesce d'aprile - si allenterà la stretta che da due anni condiziona la nostra vita. Difficile pensare però che dal 1º aprile in avanti servirà il certificato verde per tutte le attività per le quali è richiesto oggi. L'Italia sarebbe un caso unico a livello europeo. A partire da quel giorno inizierà una graduale eliminazione del green pass, oggi da esibire in molti luoghi e situazioni. L'esistenza del certificato verde dovrebbe ultimarsi il 15 giugno, quando peraltro è prevista la scadenza dell'obbligo vaccinale per gli over 50.

Le mascherine

Vediamo nel dettaglio cosa cambierà, cominciando dalle mascherine. Sarà rinnovato ancora l’obbligo di indossarle in tutti i luoghi al chiuso, ovviamente non all'interno delle abitazioni private. Per quanto riguarda le Ffp2, l'obbligo imposto finora di usarle per assistere agli spettacoli all'aperto, non sarà rinnovato. Ancora incerte le regole per gli spettacoli al chiuso (cinema, teatri, locali di musica dal vivo, eventi vari e competizioni sportive): il governo deve decidere se rinnovare o meno l'ordinanza attualmente in vigore. 

Il green pass

Vediamo ora quali saranno i luoghi dove a partire dall'1 aprile non verrà più richiesto l'ormai odiato "lasciapassare". Uno dei luoghi dove più è attesa la svolta, è quella dove la vita della gente comincia la mattina, con la colazione al bar. I primi a essere interessati all'allentamento delle misure saranno infatti bar e ristoranti, dove a partire dal primo aprile si potrà mangiare all'aperto senza obbligo di presentare il green pass rafforzato.

Solo in seguito si valuterà se procede con l'eliminazione del certificato verde anche al chiuso. Il green pass potrebbe essere abolito ad aprile anche nei luoghi dove si svolge attività sportiva all'aperto come i circoli, mentre palestre e piscine saranno gli ultimi luoghi a non richiederlo più. Magari poitrà essere richiesto anche solo l'uso della mascherina quando ci si alza dal tavolo.

Negozi e alberghi

E' molto probabile che non servirà più alcun certificato verde già ad aprile per shopping, banche e uffici postali. E forse anche per i clienti di parrucchieri, barbieri, estetisti e tutti i centri di servizi alla persona. In realtà ancora è aperta la discussione sui negozi, dove al momento serve il green pass base, me non è escluso che si procederà con l'eliminazione del certificato verde per l'accesso alle attività commerciali, probabilmente mantenendo la regola degli ingressi contingentati. Il 31 marzo scade l’obbligo di esibire il green pass rafforzato per alberghi, sagre e fiere, centri congressi e da aprile, gradualmente, dovrebbe essere ridotto l'obbligo di esibire il certificato verde, con date stabilite in funzione del numero di contagi e ricoveri. Non è da escludere che per eventi dove si prevede un sostanzioso affollamento, sia consentito l'accesso solo presentando l'esito negativo di un test (antigenico o molecolare).

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Attività ed eventi sportivi

Per quanto riguarda piscine e palestre, scade il 31 marzo l’obbligo di green pass rafforzato per le attività all'aperto, mentre per quelle al chiuso ancora per qualche settimana dovrebbe essere necessario presentarlo per accedere alle strutture. Per assistere invece alla competizioni, non ci sarà più la limitazione relativa alla capienza: negli stadi si potrà tornare ad occupare il 100% dei posti disponibili.

Trasporti

Ancora c'è incertezza, ma il 31 marzo dovrebbe decadere l'obbligo di mostrare il super green pass per viaggiare sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza e su quelli del trasporto pubblico locale. Potrebbe essere necessario solo quello base, o se la curva pandemica continuerà a scendere, magari neanche quello.  Ma il Governo non ha ancora deciso, ed esiste anche l'ipotesi che sui mezzi a lunga percorrenza resti necessario il "rafforzato", mentre sui mezzi locali possa bastare quello base, già introdotto anche per gli spostamenti da e verso le isole.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Febbraio 2023, 07:20
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