Siri: «Basta polemiche e veleni, io penso solo a tagliare le tasse agli italiani»
di Umberto Mancini
I VELENI
Una presenza, quella di Siri a fianco di Salvini, giudicata inopportuna dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e, sopratutto, dal vice premier Luigi Di Maio che lo ha attaccato frontalmente: «I sindacati trattano con Siri? Agiremo di conseguenza», ha detto il ministro alludendo al fatto che Siri è indagato. Un'osservazione brutale che ha sollevato molte proteste, alla quale Siri preferisce non replicare. «Non voglio alimentare veleni, a me interesse solo illustrare il nostro progetto. Si tratta di una operazione che interessa 20 milioni di famiglie e 40 milioni di persone. E riguarda i redditi familiari fino a 55 mila euro che potranno scegliere di avere una tassa piatta del 15%».
Ai sindacati che lo incalzavano ha spiegato che la Flat tax sarà un sistema opzionale. «Ogni famiglia - dice ancora - dopo essersi fatta i conti deciderà se aderire o no. E se conviene optare per la tassa piatta o mantenere il vecchio sistema». E già perché bisognerà capire, visto che verranno accorpate tutte le deduzioni e detrazioni fiscali attuali, il regime più favorevole. «Potenzialmente verranno coinvolte - sottolinea - il 70% dei single, il 90% delle famiglie mono reddito e il 60% di quelle bireddito. Con un costo complessivo per le casse dello Stato di circa 13 miliardi, a cui vanno aggiunti 2,5 miliardi per l'accorpamento delle ultime due aliquote (quelle del 41 e del 43% verranno portate al 38%)».
Siri vorrebbe continuare a parlare della sua proposta, «perché - dice - le organizzazioni sindacali hanno ben capito il concetto, una impostazione dove nessuno ci perde e in molti ci guadagnano». E se si prova a sollecitare nuovamente un commento sulle frecciate di Conte e Di Maio, finge di non sentire e prosegue: «Sono previsti benefici rilevanti anche per le famiglie con due redditi. A tanti converrà aderire - dice - perché saranno evidenti i vantaggi e si potrà sempre scegliere la strada migliore». Per questo i sindacati hanno chiesto, condividendo l'impostazione di massima, ulteriori chiarimenti sopratutto per quanto riguarda i lavoratori dipendenti. «Spero che si riesca a trovare una sintesi condivisa, dopo un dialogo proficuo. Sono qui per dare un contributo. Del resto - conclude - non mi interessa».
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Luglio 2019, 07:53
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