Nave Diciotti, Salvini sfida Fico e Mattarella: «Se sconfessato, lascio»

Nave Diciotti, Salvini sfida Fico e Mattarella: «Se sconfessato, lascio»
Un nuovo scontro tra il Presidente Mattarella e il vicepremier Matteo Salvini. Il ministro degli Interni non ha alcuna intenzione di venire incontro alla richieste del Quirinale, ovvero di far sbarcare i migranti presenti sulla nave Diciotti. Migranti ormai fermi in attesa di autorizzazione di sbarco da sette giorni. Un nuovo scontro, dicevamo; infatti già quaranta giorni fa, quando Matteo Salvini impedì sempre alla Diciotti con un carico di 450 migranti, di sbarcare Sergio Mattarella si fece sentire. Era il 13 luglio e il Presidente chiese al premier Giuseppe Conte di mettere fine alla lunga telenovela dei migranti intrappolati sulla nave della Guardia costiera. E la richiesta del Colle fu esaudita. 
La stessa richiesta è arrivata ieri. Conte - racconta Alberto Gentili su Il Messaggero -  esattamente come a luglio, ha dato immediatamente rassicurazioni al capo dello Stato. E a palazzo Chigi, da cui è filtrata la notizia dell'intervento del Quirinale, a metà pomeriggio erano convinti di poter risolvere la questione entro la giornata. Con lo sbarco di tutti i 177 migranti trattenuti a bordo della solita Diciotti e non solo dei 29 minori.


Ma Salvini ha tenuto duro. Ha detto al premier di non avere alcuna intenzione di ammainare la bandiera di guerra e di essere pronto anche a dimettersi se fosse stato sconfessato. Soprattutto perché solo 47 dei 450 immigrati fatti sbarcare a Pozzallo a luglio erano stati redistribuiti. E Salvini non si tira indietro davant allo scontro, tanto da arrivare a fare un aut aut su Facebook alle massime cariche dello Stato: «Vogliono intervenire il presidente della Repubblica e il premier per far sbarcare i 177? Non con il mio consenso». Intervistato questa mattina da Rtl, Salvini parte nuovamente all'attacco di Roberto Fico: «Con Luigi Di Maio lavoro molto bene. Qualcun altro ha tanto tempo per parlare, penso al presidente della Camera, che ogni tanto dice e fa l'esatto contratto di altri esponenti M5s: è un problema che si risolveranno loro»

Così Conte, che come il presidente della Camera Roberto Fico e gran parte dei 5Stelle soffre la linea dura di Salvini, si è dovuto allineare. E in un post su Fb non ha potuto far altro che prendersela con l'Europa e con gli alleati che «abbandonano l'Italia».

In tutto questo ad agitare il Colle e il M5S è l'ipotesi di reato cui lavora la procura di Agrigento: «Sequestro di persona». Una fattispecie pesante, con ripercussioni penali e internazionali «decisamente imbarazzanti», secondo una fonte governativa di sponda pentastellata.

 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Agosto 2018, 17:31
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