Caro Direttore, oggi celebriamo i 150 anni dalla proclamazione di Roma Capitale d'Italia. Un anniversario importante per la Nazione ma che, per colpevole sciatteria di alcuni e interessata distrazione di altri, passerà inosservato ai più. Ed è ancor più grave che questo avvenga nello stesso anno nel quale ricorrono i 700 anni dalla morte di Dante, padre dell'identità italiana e che di Roma aveva descritto la grandezza eterna e la vocazione universale.
Cavour riteneva Roma necessaria all'Italia ma oggi le sue parole sono dimenticate. L'Urbe è vittima di un odioso pregiudizio, che ha l'obiettivo di denigrare Roma o peggio di darla per scontata e non considerarla una risorsa. Ed è surreale che questo sentimento sia diffuso proprio in Italia, l'unica Nazione al mondo che può vantare una città come Roma e ha il privilegio di custodire quel patrimonio storico e culturale che viene celebrato all'estero come faro di civiltà.
Roma è la città più gloriosa della storia, è la capitale della cristianità e del Mediterraneo, ma è umiliata in Patria: le Istituzioni italiane non le riconoscono il ruolo, le risorse e le funzioni che le spettano di diritto; e Roma è governata con gli stessi poteri con i quali si amministra un Comune di mille abitanti. Impietoso il confronto con le altre Nazioni, che negli anni hanno fatto leggi e destinato risorse per garantire alle loro capitali lo status di metropoli globali. Si pensi ad esempio al progetto Grand Paris, con il quale lo Stato francese ha investito 44 miliardi di euro su Parigi.
Ed è umiliante che oggi, a 150 anni dalla sua proclamazione a Capitale, si stia ancora discutendo se Roma meriti o no di avere i poteri e le risorse di cui ha bisogno. E la politica, a partire dall'attuale inquilino di Palazzo Senatorio, continua a perdere tempo con impegni scritti sull'acqua e iniziative tardive, nonostante il suo partito e i suoi alleati siano da anni al governo della Nazione e della Regione Lazio.
Il futuro di Roma è una questione nazionale e Fratelli d'Italia si è sempre battuta affinché questa sfida diventasse trasversale e patrimonio condiviso da tutte le forze politiche.
L'anniversario di oggi sia l'inizio di un percorso costituente per dare finalmente a questa città il valore che merita e che la storia le riconosce. È un impegno solenne che mi auguro vorranno assumere ufficialmente tutte le forze politiche che competeranno alle prossime elezioni amministrative. Fratelli d'Italia è pronta a dare l'esempio e farà dei poteri speciali e delle risorse alla Capitale il punto di partenza del programma per la città. Perché rilanciare Roma significa puntare sul futuro dell'Italia intera.
Presidente di Fratelli d'Italia
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Febbraio 2021, 07:17
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