Pd, Chiamparino: Renzi si metta di lato, ora gestione collegiale del partito

Chiamparino: Renzi si metta di lato, ora gestione collegiale del partito
«Renzi si deve mettere da parte? Io l'ho sempre sostenuto, anche quando dopo il referendum ha continuato nel suo stile che aveva portato alla sconfitta, ora credo però che in questo momento si debba mettere di lato, il che non vuol dire non possa continuare ad essere una risorsa per il partito e per il centrosinistra. Trovo comunque ingeneroso questo attacco così forte che gli viene fatto perché credo che le cause della perdita del partito e del centrosinistra sia dovuto a più cause». Lo ha detto il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, intervistato questa sera da Maria Latella a Sky Tg24.

«Io in corsa per la segreteria? Priorità è, in questa fase, uscire da direzione di lunedì con una guida collegiale e unitaria del partito, con l'impegno a far decidere la base, se si presentassero nodi di fondo, sul modello di quanto fatto dalla Spd». Lo dice Sergio Chiamparino, rispondendo a Maria Latella, a l'Intervista su Sky.

«Serve una persona e Martina può essere la persona, per garantire unità e collegialità», aggiunge il presidente della Regione Piemonte: «Io non mi candido a fare il numero uno, ho incarico istituzionale, ma se serve una mano la posso dare in questa fase».

Calenda, Delrio e Zingaretti alla segreteria? «Non voglio pronunciarmi, ma Zingaretti ha dimostrato che ogni elezione ha storia a sè, Delrio potrebbe essere un buon candidato, Calenda l'ho visto su Embraco e dico chapeau».

«La priorità in questo memento per il Pd è trovare una gestione collegiale e unitaria. Le divisioni che si sono verificate fino ad oggi sono una delle cause della sconfitta elettorale. Sui grandi temi poi si può anche chiedere il parere della base, come ha fatto l'Spd in Germania». Lo ha detto il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino,a L' intervista di Maria Latella su SkyTg 24. Alla domanda se intenda candidarsi per la segreteria, annunciando tale candidatura alla direzione del partito di lunedì, il presidente del governo piemontese ha ribadito la necessità di una gestione collegiale «che sarebbe un grande punto di partenza da quale ricominciare». «Io ho una carica istituzionale che devo continuare a coprire - ha aggiunto - comunque se c'è da dare una mano ci sono». «Del Rio, Calenda, Zingaretti o Veltroni segretario?» A questa domanda Chiamparino ha spiegato di avere stima e amicizia per tutti e quattro. «Se questi quattro esponenti del partito provassero a mettere su una gestione collegiale dalla quale riprendere i lavori, beh, credo che questo potrebbe già essere un primo, importante segnale». 

«Gli industriali come il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia e l'ad di Fca Sergio Marchionne sono normalmente e comprensibilmente governativi e tendono a cercare un dialogo con i vincitori, ma credo siano comunque ben consapevoli dei rischi che si correrebbero con un governo costruito su una base populista e su un no all'Europa». Lo ha detto il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino questa sera a l'Intervista di Maria Latella su Skytg 24 rispondendo a una domanda sull' apertura di Boccia e Marchionne nei confronti del Movimento Cinque Stelle.
Ultimo aggiornamento: Sabato 10 Marzo 2018, 21:42
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