Calenda: «Raggi impreparata, mai nulla di peggio. Da Roma partirà la rinascita del Pd»
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«Se la situazione precipitasse», Roma dovrebbe diventare il laboratorio di una riscossa del Partito democratico, ha aggiunto Calenda, secondo cui la vicenda dello stadio della Roma si poteva intravedere già nello scontro al tavolo da lui convocato, nel quale vide «una città fuori controllo». «Da parte di Raggi - prosegue - venne subito fuori una diffidenza parossistica. Una paura del contagio» e «direi che con Di Maio al ministero sta succedendo la stessa identica cosa». Dice che il suo successore «non ha voluto neanche fare il passaggio di consegne. Sempre la questione del contagio».
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Alla domanda se possa essere lui l'eventuale candidato sindaco di Roma per il Pd, Calenda risponde che «mi piace la politica industriale, internazionale ed economica. Non è la mia dimensione», ma «Roma può essere decisiva per preparare la riscossa», «deve diventare l'occasione per costruire un fronte più ampio del Pd. Vinciamo solo se ci allarghiamo. Anche perché le strutture del Pd romane mi sembrano molto respingenti»: «Il mio obiettivo è che il Pd faccia rinascere il campo del centrosinistra», «il baricentro dev'essere Gentiloni e la sua squadra, ma bisogna superare una parte della classe dirigente del Pd ormai logora».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Giugno 2018, 09:49
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