Oggi è il primo giorno del Super Green pass ma è già scattato un nuovo conto alla rovescia per un ulteriore giro di vite sul fronte anti-Covid. Dal 15 dicembre, infatti, scatta l’obbligo della terza dose del vaccino contro il Sars Cov-2 per il personale sanitario. E sempre dal 15 dicembre entra in vigore una norma ancora più impegnativa, ovvero l'obbligo di vaccino anche per il personale amministrativo della sanità, per tutti i docenti e il personale amministrativo della scuola, per i militari e per le forze dell'ordine, polizia penitenziaria compresa.
Super Green pass, i numeri
Complessivamente l'obbligo riguarda quasi due milioni di lavoratori pubblici italiani dei quali quasi 400.000 vestono le "stellette" in quanto militari o forze di polizia militarizzate (come i carabinieri e i finanzieri) o rivestono un ruolo di pubblici ufficiali. Si tratta di un settore molto delicato perché è noto che sia fra i poliziotti che fra i carabinieri esistono aree di alcune migliaia di "No vax" per fortuna concentrate in poche aree. Ad esempio la prefettura di Trieste ha reso noto nei giorni scorsi che circa il 28% dei membri delle Forze dell'Ordine della provincia di Trieste non risulta ancora vaccinato. Fare calcoli precisi però è impossibile.
Casi non vaccinati diminuiti
Su un organico nazionale di circa 107mila carabinieri, ad esempio, a metà ottobre erano 94.356 quelli che avevano aderito alla campagna di vaccinazione organizzata dall'Arma. E quelli che mancano all'appello potrebbero comunque essersi vaccinati all'Asl e non averlo comunicato ai comandi come consentito dalla legge sulla privacy. Ci sono poi da calcolare i positivi degli ultimi mesi che si devono vaccinare a distanza dalla guarigione e gli esenti che hanno allergie o altri disturbi che non consentono la vaccinazione. Tuttavia stando alle dichiarazioni di alcuni sindacalisti della Polizia i casi di non vaccinati fra le Forze dell'Ordine sono molto diminuiti nelle ultime settimane. La controprova arriva dal crollo dei contagi e dei ricoveri: se in primavera si contavano 60 poliziotti al giorno ricoverati negli ospedali (con alcuni dolorosi decessi) oggi siamo a una media di 2/3 casi al giorno di nuovi ricoveri in tutt'Italia.
Come prenotarsi
In ogni caso, in vista dell'obbligo sia i sanitari che gli appartenenti alle forze dell'Ordine farebbero bene a prenotare la somministrazione.
Quali documenti servono
Il giorno della somministrazione bisogna portare un documento di identità, il modulo di anamnesi e il consenso informato, entrambi compilati e firmati. Scaricarli da internet è facilissimo seguendo le istruzioni collegate alla conferma della prenotazione. I moduli possono essere richiesti anche al Centro Vaccinale.
Il nodo delle forze dell'ordine e dei militari
Anche per i militari e per le Forze dell'Ordine ogni Regione - dopo aver siglato accordi in primavera con i singoli comandi regionali di ogni struttura sulla base delle indicazioni delle prefetture - sta riaprendo i canali vaccinali utilizzati nei mesi scorsi. Anche qui la gran parte dei militari sono già vaccinati e una buona porzione ha fatto anche la terza dose nelle strutture indicate dai comandi o negli hub, seguendo i canali utilizzati da tutti gli altri italiani. La ragione è analoga a quella dei sanitari: a febbraio 2021 - quando c'era scarsità di vaccini - gli appartenenti a questa categoria furono inseriti fra le categorie che andavano protette prima delle altre e dunque i 5 mesi di distanza dalla seconda dose in moltissimi casi sono già passati. Chi volesse prenotare il vaccino deve seguire le istruzioni dei Comandi o delle Regioni di residenza. Anche per i militari e i poliziotti al momento della somministrazione servono i documenti indicati per i sanitari.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Dicembre 2021, 17:34
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