Stop agli spostamenti e limiti più stringenti alla movida. Il ritorno tra i banchi di scuola per gli studenti delle superiori di diverse Regioni e i nuovi parametri per le fasce di rischio che renderanno l’Italia quasi completamente arancione. È questa la sintesi estrema di ciò a cui gli italiani andranno incontro nelle prossime ore.
In rapida successione infatti, prima verranno definiti i nuovi colori delle Regioni e poi entreranno in vigore il nuovo Dpcm varato ieri notte e il decreto sugli spostamenti firmato mercoledì (al suo interno anche la proroga dello stato d’emergenza al 30 aprile). Le novità quindi sono tante e in gran parte dei casi saranno in vigore fino al 5 marzo. Eccezioni per il divieto agli spostamenti tra le Regioni e la chiusura delle piste da sci che scadranno il 15 febbraio.
Andiamo però con ordine. Oggi la Cabina di regia analizzerà i dati del monitoraggio settimanale stabilendo chi da domenica 17 dovrà cambiare colore. Per ora si tratta di ipotesi ma molti territori (Lazio incluso) rischiano di diventare arancioni e 4 di finire in zona rossa. Quella in arrivo è quindi una stretta, a cui ha contribuito la ridefinizione dei parametri per i colori introdotta proprio dal nuovo Dpcm: «Le soglie di accesso Rt scendono a 1 per la fascia arancione e a 1,25 per la rossa - ha infatti spiegato il ministro Speranza - Ma si va in arancione anche solo con rischio alto, sulla base dei 21 criteri». Ulteriore novità in tal senso è l’introduzione di una fascia bianca libera da restrizioni in cui ora non entrerà però nessuno (serve incidenza sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti e Rt sotto 1).
LE MISURE DAL 16
In ogni caso ad accogliere le Regioni nelle rispettive fasce di rischio, ci saranno le nuove disposizioni varate dal governo. Il Dpcm infatti entrerà in vigore da domani (sabato 16) affiancando con diverse novità le norme ormai note come il coprifuoco dalle ore 22 alle 5 del mattino o la necessità di auto-certificare gli spostamenti. Nodo principale del testo - oggetto di dibattito tra esecutivo e governatori nella conferenza Stato-Regioni tenuta ieri - è il freno che si è deciso di imporre alla movida. Dalle ore 18 infatti, ai bar non sarà più consentito fare asporto. Tuttavia su input delle Regioni, che valutano la misura non necessaria, si è limitato il divieto a bevande e alcolici. In pratica la limitazione interesserà solo i locali senza cucina (identificati dai codici Ateco) per non penalizzare pub e pizzerie. A quanto si apprende però, nelle Faq che seguiranno il testo, questo passaggio potrebbe essere rivisto per escludere del tutto l’asporto di bevande a alcolici.
Non solo.
Niente da fare per le piste da sci che fino al 15 febbraio resteranno chiuse (ci sarà poi una valutazione). Stessa sorte per palestre e piscine ma fino al 5 marzo. A tutte loro però, ha garantito il ministro Boccia ieri, saranno riconosciuti ristori. Infine, riaprono i musei ma solo nelle regioni gialle e nei giorni feriali.
SCUOLE
Digerite le novità, in base al Dpcm (ma le Regioni hanno l’ultima parola), da lunedì 18 gennaio riaprono le scuole superiori con dad «almeno al 50% e fino a un massimo dl 75%». Stando ai calendari regionali stabiliti fino ad oggi quindi, in classe lunedì tornano Lazio, Lombardia, Piemonte, Liguria, Molise e Puglia. Sempre che una di loro non finisca in zona rossa. In questa infatti la Dad è al 100%.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Gennaio 2021, 22:50
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