Pucciarelli, la leghista «anti-migranti» ai Diritti umani. Tra ruspe e like ai forni, i suoi scivoloni social

Pucciarelli, la leghista «anti-migranti» ai Diritti umani. Tra ruspe e like ai forni, i suoi scivoloni social

di Domenico Zurlo
Polemiche in Parlamento dopo la nomina a presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani, che nella precedente legislatura era stata guidata da Luigi Manconi, della senatrice della Lega Stefania Pucciarelli. Nata a Sarzana nel 1967, il suo nome ha avuto la meglio sulla candidatura, molto forte, di Emma Bonino. La senatrice leghista ha espresso la sua soddisfazione su Facebook: «Ne sono orgogliosa e emozionata - ha scritto - Insieme ai colleghi del gruppo Lega-Senato lavoreremo pancia a terra, e affronteremo subito il caso di Asia Bibi. Basta persecuzioni contro i cristiani. Accendiamo i riflettori sul loro genocidio».

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GLI SCIVOLONI SOCIAL Ma la nomina della Pucciarelli fa discutere per via soprattutto della sua immagine sui social, tra like 'a rischio' e ruspe. La neopresidente della Commissione diritti umani del Senato infatti, già consigliera comunale leghista in Liguria, è finita in passato nella bufera per le sue prese di posizione su migranti e rom: lo scorso 8 novembre, pochi giorni fa, ha postato sul suo profilo Facebook la foto di una ruspa in azione a Castelnuovo Magra. 
«Un altro passo in avanti per ristabilire la legalità», scriveva, con l'emoticon a forma di ruspa.

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Ma soprattutto nel 2017 si rese protagonista di un caso clamoroso, un like ad un commento di un suo amico di Facebook che - a proposito di alloggi popolari per stranieri - scriveva «un forno gli darei». La grave vicenda ebbe un seguito giudiziario conclusosi con l'archiviazione di un'indagine avviata nei suoi confronti, dopo che la Pucciarelli aveva non solo rimosso quel like, ma anche spiegato di non aver letto bene il post 'incriminato', non dando dunque peso alla frase choc sui forni. E la stessa leghista, l'8 ottobre, ha postato poi un articolo con la notizia dell'archiviazione aggiungendo: «Finisce una vicenda che aveva del surreale. Violenza e razzismo non mi appartengono. La difesa degli italiani è un'altra cosa che porto avanti con orgoglio e senso del dovere»

SODDISFAZIONE DALLA LEGA Soddisfazione viene espressa dai colleghi del Carroccio Massimiliano Romeo, William De Vecchis, Cesare Pianasso e Marzia Casolati: «Esprimiamo grande soddisfazione per la nomina della senatrice Stefania Pucciarelli alla presidenza della commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato. Augurandole buon lavoro, siamo certi che grazie al suo spiccato senso di responsabilità e alla sua comprovata esperienza politica saprà attendere ai compiti cui è chiamata dedicandosi con imparzialità, rispetto istituzionale e grande attenzione verso una tematica trasversale e di fondamentale importanza per la convivenza civile delle moderne democrazie». 



AMNESTY INTERNATIONAL ED EQUALITY: NOMINA INADEGUATA Ma diverse sono state le reazioni negative, a partire da quella del portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury: «C'è sempre tempo e sempre possibilità per farsi una cultura dei diritti umani. Al momento questa nomina ci sembra del tutto inadeguata e inopportuna», ha detto. «La senatrice è nota per aver fatto dichiarazioni contrarie ai diritti umani, e non capiamo come possa presiedere un organismo il cui scopo è quello di promuoverli e tutelarli». 

«La maggioranza grillina e leghista questa mattina ha eletto Stefania Pucciarelli presidente della Commissione per i diritti umani del Senato, una carica ricoperta nella scorsa legislatura da Luigi Manconi. Si tratta di una nomina stupefacente, si è deciso di far coordinare una commissione che si occupa di diritti delle persone escluse ad un'esponente politica che non manca occasione per esprimere tutta la sua avversione nei confronti delle persone migranti e in particolare di quelle Rom. Insomma la maggioranza ha messo una lupa nel recinto di un gregge indifeso», ha rincarato la dose Aurelio Mancuso, Presidente di Equality Italia. «È disgustoso, per chi ogni giorno opera a sostegno di tutte le persone discriminate, in ragione della loro provenienza, credo, genere, identità o orientamento sessuale, dover assistere a una tale provocazione di cui la maggiore responsabilità portano i senatori dei 5 Stelle, un movimento che a parole nella scorsa legislatura si dichiarava vicino alle sofferenze degli esclusi e oggi, senza batter ciglio, ha eletto una leghista razzista a guida della Commissione che dovrebbe combattere ogni forma di emarginazione», conclude Mancuso.

LE CONDANNE Durissimo anche il Pd: «L'elezione di Stefania Pucciarelli suona come una dichiarazione di guerra ai diritti», denuncia il responsabile Diritti civili del Pd Sergio Lo Giudice. «Invoca le ruspe nei campi rom. Ha invitato - prosegue Lo Giudice - a "prendere bene la mira" per uccidere i ladri in casa. È contraria al riconoscimento dei diritti delle persone Lgbt e a una legge contro la tortura. Affidare a un profilo simile la presidenza di quella delicata Commissione è stato peggio che affossarla».


Disapprovazione arriva anche dall'ex presidente della Camera, Laura Boldrini. «Aveva messo un like su un post in cui si parlava di "forni per i migranti". Attualmente è sotto processo per istigazione all'odio razziale. Oggi, grazie anche ai voti del Movimento 5 Stelle, la senatrice leghista Stefania Pucciarelli è stata eletta presidente della Commissione per i Diritti Umani del Senato, quella presieduta nella scorsa legislatura da Luigi Manconi. Tutti i giorni un nuovo passo verso una deriva culturale e politica. Ma dove vogliono portare il nostro Paese?», afferma la Boldrini.

«L'elezione di Stefania Pucciarelli alla presidenza della Commissione sui diritti umani al Senato è l'ennesimo atto di prepotenza della maggioranza, con la Lega che detta e il Movimento 5 Stelle che sottoscrive. Un ruolo importante sul rispetto dei diritti umani viene affidato a una senatrice che invocava, fino a qualche giorno fa, la ruspa contro i rom. E in passato era diventata nota per aver sostenuto sui social l'idea di 'dare i fornì ai migranti al posto delle case popolari», ha commentato Giuseppe Civati, fondatore di Possibile. «La Commissione sui diritti umani - aggiunge Civati - viene travolta dalla ruspa leghista ed è difficile immaginare che possa portare avanti un lavoro all'altezza del compito istituzionale che gli spetta. Ma non è certo stato un caso, o un infortunio: è tutto frutto di un disegno ben preciso per calpestare i diritti umani. Con i 5 Stelle pienamente coinvolti».

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 14 Novembre 2018, 20:51
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