Giuseppe Conte, il mistero della specializzazione a New York che all'università non risulta
Conte premier col giallo, anche a Malta e Pittsburgh: «Non ha mai studiato o insegnato ufficialmente qui»
Il giudizio della Lucarelli non può che essere negativo: «A me, questa forma di botox, protesi e silicone al curriculum non piace. Tradisce un'insicurezza di fondo ("non sono abbastanza") ma pure un certo narcisismo (vediamo chi ce l'ha più lungo, il curriculum). Non so che qualità morali servano in politica e credo non sia mai stato chiarito fino in fondo, ma di sicuro so che i bari sono un po' bari sempre. E non si bara quando si parla di sè, della propria storia accademica e professionale perchè barare in questa direzione tradisce un'altra convinzione: che il foglietto di carta e qualche nome altisonante di università, valgano più del merito conquistato sul campo».
L'ultimo affondo è riservato al Movimento 5 Stelle, che ha proposto Conte come premier dopo averlo inserito nella lista dei ministri che Luigi Di Maio aveva annunciato ancora prima delle elezioni politiche (nelle intenzioni dei vertici M5S, Conte avrebbe dovuto dirigere il Ministero della Pubblica Amministrazione). «Ecco. Non so a voi, ma a me questo pensiero pare il contrario dello spirito che ha animato i 5 stelle: non importa cosa c'è scritto sul curriculum, importa l'onestà» - conclude Selvaggia Lucarelli - «Ecco. Sul curriculum di Di Maio, prima della politica, c'è poco e niente. Conta l'onestà, professor Conte».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 24 Maggio 2018, 15:20
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