Un banchetto in piena regola alla vigilia del passaggio della regione in zona rossa. Accade in Sardegna e il caso infiamma la politica. Già, perché tra le circa 40 persone presenti al pranzo illegale organizzato in una struttura termale di Sardara, ci sarebbero stati anche vari esponenti politici, dirigenti e funzionari regionali. La Guardia di finanza che ha condotto il blitz e interrotto i commensali, è riuscita a identificare 19 persone. Le altre si sono dileguate in tempo, fuggendo dalle uscite di servizio.
I militari della Tenenza di Sanluri entrati nel ristorante dell'hotel hanno sorpreso il nutrito gruppo mentre pranzava. L'arrivo delle Fiamme gialle avrebbe innescato un fuggi fuggi generale. I 19 identificati si sarebbero giustificati dicendo che si trovavano lì per motivi di lavoro (l'hotel è regolarmente aperto ma non può effettuare servizio di ristorazione al tavolo agli esterni). La Guardia di finanza ha avviato tutte le verifiche, per loro scatteranno le multe per aver violato le norme entrate in vigore per frenare la diffusione, analoga multa è scattata per il titolare della struttura.
Il caso approda in Regione
Sul caso monta la polemica politica.
Al momento, secondo quanto si apprende, nessuno dei commensali avrebbe comunicato la propria partecipazione al governatore. Inoltre le stesse fonti fanno sapere che Solinas reputa inconciliabile la permanenza in qualunque ruolo o incarico regionale di chi abbia violato le norme di contenimento della pandemia sulle quali i pubblici ufficiali o coloro che sono incaricati di pubblico servizio devono per primi dare il buon esempio.
Ultimo aggiornamento: Domenica 11 Aprile 2021, 16:43
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