Silvio Berlusconi assolto dal tribunale di Roma in uno dei filoni della maxindagine Ruby ter. I giudici hanno fatto cadere le accuse perché «il fatto non sussite». Stessa sorte per il cantante Mariano Apicella. I due erano accusati di corruzione in relazione alla falsa testimonianza del cantante napoletano in merito alle feste organizzate ad Arcore.
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Berlusconi assolto dall'accusa di corruzione
Il Cav è stato assolto dai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Roma, che hanno ascoltato la richiesta del pubblico ministero Roberto Felici. L’ex presidente del consiglio era imputato per corruzione in atti giudiziari, reato che prevede una pena che va dai sei ai dodici anni.
Nella requisitoria il pm aveva affermato che «la circostanza rilevante» è legata alle «date dei versamenti, nel 2012, ma ho potuto verificare, anche consultando le consulenze, che i pagamenti risalgono di gran lunga a prima, quindi è difficile immaginare che siano dovuti alla presunta falsa testimonianza. Tra Berlusconi e Apicella c'era un rapporto amichevole di lunga data».
È una vittoria che non chiude però l’inchiesta Ruby ter. A Milano Berlusconi è accusato di corruzione in atti giudiziari perché secondo l’accusa ha pagato le «olgettine» affinché mentissero su quanto avveniva nelle feste organizzate nella residenza brianzola del Cav.
Berlusconi festeggia
«Sono contento e soddisfatto.
Ronzulli e Cattaneo: grande gioia
«La notizia dell'assoluzione del presidente Berlusconi dall'ennesima accusa, frutto di un teorema giudiziario che si sta inesorabile sgretolando, è motivo di grande gioia. A nome nostro e di tutti i parlamentari di Forza Italia, esprimiamo soddisfazione perché ancora una volta è stata ristabilita la verità dei fatti». Lo dichiarano in una nota i capigruppo di Forza Italia al Senato e alla Camera, Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo.
«Non possiamo però nascondere né tacere una profonda amarezza. È infatti inaccettabile - proseguono - che un processo fondato sul nulla, come dimostra la richiesta di assoluzione avanzata dallo stesso pubblico ministero, abbia non solo sperperato energie e denaro pubblico degni di miglior causa, ma sia stato utilizzato, come tutti gli altri processi, solo per cercare di distruggere l'immagine del leader di partito che negli ultimi 28 anni è stato il più votato dagli italiani. Auspichiamo che, attraverso una grande riforma della giustizia, non possa più accadere che una parte, per fortuna minoritaria, della magistratura usi le inchieste per cambiare il corso della storia politica di questo Paese».
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— Leggo (@leggoit) November 17, 2022
Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Novembre 2022, 16:45
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