Il nome «Romele» inciso su un banco della Camera. L'ex deputato si difende: «Non sono stato io»

Il nome «Romele» inciso su un banco della Camera. L'ex deputato si difende: «Non sono stato io»

di Domenico Zurlo
Nel giorno del centenario di Montecitorio, su uno degli scranni della Camera è stata fatta una strana scoperta: un nome, inciso nel legno, «Romele». La fotografia è stata pubblicata dal Giornale di Brescia, che ha ricordato come ci fosse un politico con quel nome, Giuseppe Romele, deputato per 4 legislature, prima con Forza Italia poi con Fratelli d'Italia.





Oggi quello stesso banco è assegnato a Elio Vito. Ed è stato proprio lui a postare la foto dell’incisione, durante la commemorazione per il centenario dell’aula della Camera: «Io non ne so nulla - ha detto all’Agi lo stesso Romele, che nega ogni responsabilità - strano che dopo otto mesi dall’insediamento venga fuori questa cosa. Se c’è il mio nome sui banchi, sarà stata opera di qualche nostalgico a cui manco».



Qualcuno ha anche avanzato l’ipotesi che lo stesso Romele, in parlamento dal 2001 al 2018, possa pagare i danni dello sfregio: e lui risponde con una battuta. «Ma cosa possono chiedere a me? Se sostengono che ho firmato il banco, si faccia una perizia calligrafica. Alla Camera i problemi veri da affrontare devono essere altri, non uno scarabocchio».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Novembre 2018, 10:03
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