Il premier Conte: «Oggi la decisione sulle Regioni. Confido che Rt sia più basso»

Il premier Conte: «Oggi la decisione sulle Regioni. Confido che Rt sia più basso»

La giornata di oggi dovrebbe vedere il cambiamento di "colore" di alcune regioni, a una settimana dall'ultimo dpcm che ha diviso l'Italia in zone rosse, arancioni e gialle. Il premier Giuseppe Conte, nel corso di un confronto col segretario della Cgil Maurizio Landini, ha affermato che «se tutti i giorni molti ospiti in tv hanno diverse opinioni esce una sinfonia di opinioni. Ma oggi, venerdì, ci sarà un aggiornamento dei dati della curva, c'è una cabina di regia. Oggi indicherà quali regioni cambieranno. Speranza accoglierà queste indicazioni. Il governo ora non lo sa».

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«Oggi confido che il tasso Rt si abbassi da 1,7: vorrebbe dire che saremo incoraggiati ad andare avanti su questa strada», ha aggiunto Conte parlando dell'indice di contagio, uno dei parametri usati dal Cts per decidere le restrizioni nelle varie regioni italiane. «Non posso azzardare, non sono un indovino, ma seguo con attenzione quello che ci dicono gli esperti. Ci auguriamo che inizi l'appiattimento della curva, ma non sarebbe la fine del contagio», indicherebbe «che le misure funzionano e che abbiamo sotto controllo la curva. A dicembre non ci sarà catarsi liberatoria, dovremo seguire le norme ma eviteremmo misure più restrittive».

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Quanto alle scuole, «dobbiamo essere franchi: i dati ci dicono che le scuole non sono focolai. Poi c'è il valore della presenza. Nelle zone rosse abbiamo cercato di mantenere i presidi delle elementari e delle medie». Poi è chiaro che le scuole provocano movimentazione e per questo serve rispetto regole. I ragazzi le rispettano molto». 

«Sfrutteremo tutti i soldi a disposizione dal'Europa, sia prestiti che a fondo perduto.

E lo faremo per modernizzare il Paese, digitalizzare. rendere più efficace la Pubblica amministrazione, poi la svolta verde», le parole di Conte. «Il dibattito su eventuali nostri errori riguarda anche la scarsa incisività sul fronte della medicina territoriale, ma in pochi mesi è difficilissimo invertire una tendenza di anni. Siamo consapevoli che va rafforzata la medicina territoriale. Nel rinnovare i contratti dei pediatri abbiamo previsto 30 milioni in più».

«Il 2021 sarà l'anno della riforma fiscale e delle politiche attive del lavoro, bisogna anche intervenire sugli ammortizzatori sociali che sono troppo vecchi», ha detto il premier parlando di lavoro con Landini. «Ho convocato i tre segretari per lunedì per discutere di legge di bilancio: comincia il confronto con le parti sociali a partire dal sindacato». «Il blocco dei licenziamenti con il pieno coinvolgimento delle parti sociali ci garantisce uno spazio temporale di 4 mesi e mezzo. Il 2021 sarà un anno importante per l'Italia e il mondo: avremo la presidenza del G20, concorderemo un'agenda, avremo la copresidenza di Cop26. Ancora abbiamo la responsabilità di organizzare Global Health Summit».


LANDINI: NEL 2021 SI CREI LAVORO INVECE DI LICENZIARE «Il prossimo anno deve essere l'avvio di un piano straordinario per creare lavoro, non per licenziare», ha affermato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, all'iniziativa «Futura: lavoro, ambiente, innovazione», nel confronto con il premier Giuseppe Conte. «Abbiamo bisogno di costruire una giustizia sociale e di una grande riforma fiscale, che combatta l'evasione», le parole di Landini. «Abbiamo bisogno di un piano di investimento per la sanità pubblica», dopo «anni di tagli» e «servizi indeboliti».

Il blocco dei licenziamenti e la proroga della cig fino alla prossima primavera è una scelta «molto importante e intelligente, che abbiamo fatto insieme con il consenso di tutti i soggetti, perché è il momento di dare un messaggio di protezione e di non lasciare solo nessuno, di non far chiudere le imprese ma anche di non licenziare nessuno», ha detto Landini, ma bisogna anche «cominciare a progettare il futuro».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 13 Novembre 2020, 19:10
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