Reddito di cittadinanza, Di Maio: «Sei anni di galera a chi imbroglia»

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di Simone Pierini
«Se ci saranno persone che vogliono imbrogliare sul reddito di cittadinanza rischieranno fino a 6 anni di galera», assicura il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio parlando al Question Time al Senato. Nel provvedimento, scandisce il vicepremier «sono inserite anche delle misure per contrastare i furbi».

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Con il reddito di cittadinanza «ci rivogliamo infatti solo alle persone per bene», sottolinea Di Maio, spiegando che il reddito di cittadinanza «è una politica attiva del lavoro» che permetterà di rilanciare i centri per l'impiego. Quanto ai 780 euro previsti dal reddito di cittadinanza, il vicepremier specifica che «non saranno dati a tutti. Chi ha un reddito di 500 euro, ad esempio, ne percepirà 280 euro; chi ha un reddito di 200 euro ne percepirà 580...chi ha un reddito pari a zero percepirà 780 euro».

Durante il Question Time Di Maio torna poi sulla «manovra del Popolo», «che è una manovra rivoluzionaria» con la quale «intendiamo ripagare il Popolo che ha subito sprechi e che ha dovuto pagare per vitalizi e pensioni d'oro». «Abbiamo fatto bene i conti» con la misura che prevede l'introduzione del reddito di cittadinanza, aggiunge il leader del M5S. «Una misura che cerca di contrastare non solo la povertà ma di sostenere i tanti ragazzi che stanno in un letto depressi per non avere ricevuto risposte ai curriculum mandati o che si apprestano a fare un biglietto per andare a Londra o che non vogliono più uscire di casa». Quindi ribadisce: «Non sono soldi per chi decide di restare sul divano ma per chi durante la giornata saranno impegnati alla formazione e a servizi di pubblica utilità».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Ottobre 2018, 20:02
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